VETRALLA – “Mi sento completamente abbandonato dalle forze dell’ordine e dallo Stato“. E’ con queste parole che il proprietario del Jolly Blu di Vetralla, Cristian Dolci, torna a parlare del grave avvenimento del mese scorso dopo aver contattato la nostra redazione.
Il fatto, avvenuto domenica 17 dicembre, aveva visto un albanese, in chiaro stato ubriachezza, prima molestare gli avventori del bar e poi, una volta allontanato, tornare sul posto armato di machete. (LEGGI TUTTO)
Solo la prontezza del proprietario, Cristian Dolci, era riuscita in quel momento a evitare il peggio.
“Da quel momento – continua Dolci – quell’uomo non è ancora stato arrestato, nemmeno dopo la mia denuncia alla Procura della Repubblica. Lo vedo girare tranquillamente per Vetralla, come se niente fosse, e ogni giorno devo preoccuparmi che possa tornare”.
A impensierire Dolci, anche l’incolumità della sorella, che giornalmente si occupa di aprire il bar la mattina presto e di una giovane dipendente. “Non è normale essere abbandonati così – prosegue l’imprenditore vetrallese – i carabinieri mi hanno detto che non possono farci nulla, che questa persona è solita avere questi momenti di escandescenza, ma che poi si calma subito”.
Una storia che di giorno in giorno diviene sempre più surreale e, purtroppo, non è l’unica, con molte persone che in tutta la provincia di Viterbo si lamentano di essere state abbandonate dalle forze dell’ordine.
“Anche 10 giorni fa un altro avvenimento simile – ha concluso Dolci – stavolta si è trattato di un’altra persona. I carabinieri, una volta arrivati sul posto non hanno fatto altro che parlarci, per poi lasciarlo esattamente dove era, dicendo che non c’era nulla da fare. E’ una situazione insostenibile”.