VITERBO – Lo scorso fine settimana, in due discoteche di Viterbo avvenivano delle aggressioni in danno di ragazzi che richiedevano l’intervento della Polizia di Stato e il successivo soccorso dei malcapitati per ricevere le cure del caso. In particolare, la notte del 14 gennaio un ragazzo colpiva, per futili motivi, un suo coetaneo davanti ai bagni del locale, costringendo personale addetto alla sicurezza a di intervenire per evitare ulteriori conseguenze in attesa dell’arrivo di una volante della Polizia di Stato di Viterbo. L’aggressore a questo punto si dava alla fuga scappando dal locale e facendo perdere le sue tracce, mentre il ferito veniva soccorso da personale del 118 e riceveva le prime cure.
La ricerca dell’aggressore dava esito negativo ma le successive immediate indagini della Polizia di Stato consentivano l’identificazione dell’autore del gesto che veniva deferito all’AG per il reato di lesioni. Nel secondo episodio, che si verificava sempre nella stessa giornata, personale dell’UPGSP interveniva in una nota discoteca di Viterbo dove una ragazza poco più che diciottenne era stata colpita con un pugno al volto e presa a calci da un’altra ragazza di 16 anni, anche in questo caso per motivi banali, che gli fratturava il setto nasale e delle lesioni alla caviglia. La malcapitata doveva ricorrere alle cure presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Viterbo dove veniva giudicata guaribile con una prognosi di 30 gg salvo complicazioni.
La minorenne veniva subito individuata dalla Polizia di Stato di Viterbo anche grazie alle testimonianze acquisite sul posto nell’immediatezza del fatto e denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma. Considerata la recente modifica alla normativa di riferimento che consente di applicare le misure di prevenzione a soggetti minori, si sta valutando, inconsiderazione dei due eventi che hanno destato un particolare allarme sociale e pericolo per la sicurezza delle persone, di avviare l’istruttoria finalizzata all’applicazione della misura del Daspo “Willy” oltre che al maggiorenne anche alla minore denunciata, al fine di infrenarne le condotte aggressive attraverso il divieto di frequentare locali pubblici, in particolar modo le discoteche di Viterbo.