BASTIA UMBRA – Per anni costringe la nipotina dodicenne a subire violenze sessuali. è stato arrestato ieri al suo rientro in Italia dalla Romania, lo zio “orco” 47enne.
Era stata proprio la piccola, dopo la denuncia presentata dalla madre a metà dicembre ai carabinieri di Bastia Umbra, a raccontare nel corso di una audizione protetta le violenze subite dallo zio iniziate addirittura quattro o cinque anni prima. Una persone molto legata alla famiglia, insospettabile per gli stessi genitori che lasciavano che la piccola a volte si fermasse anche a dormire da lui. A gennaio, su ordine della procura di Perugia, nei confronti dell’uomo era scattata una perquisizione e il sequestro degli apparecchi informatici. E proprio nel telefono dell’uomo avevano scoperto conversazioni whatsapp, che l’indagato aveva cercato di cancellare, nelle quali da una parte blandiva la bambina invitandola a casa sua, dall’altra la spaventava minacciando ritorsioni fisiche nei suoi confronti e nei confronti della famiglia nel caso lei lo avesse denunciato. In alcuni casi, addirittura, l’uomo era arrivato a mostrare alla ragazzina le foto di una persona morta per terrorizzarla. Messaggi simili erano stati poi trovati nel telefono della bambina, che a più riprese implorava l’uomo di essere lasciata in pace. Temendo forse di essere arrestato, il quarantasette ad inizio gennaio era partito per la Romania dove si è trattenuto per un paio di settimane. Nei giorni scorsi, dopo l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip del capoluogo, il rientro in Italia, a Roma, in casa di un fratello che i carabinieri, anche grazie alle intercettazioni, avevano già messo sotto controllo. Arrestato, l’uomo è stato trasferito in carcere a Regina Coeli su richiesta della procura di Perugia con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata.