VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo da Luisa Ciambella (Per il Bene Comune, Movimento Civico Rocca Presidente).
C’è forza, amore, ma anche sofferenza in chi sceglie di prendersi cura ogni giorno dei propri familiari malati o non più autosufficienti. Un gesto di umanità profonda che spesso resta nel silenzio e nel rispetto dell’intimità dei propri cari. Nel Lazio, in base alle stime effettuate dalla Regione, operano circa 25mila caregiver, persone che ogni giorno donano se stessi per i più fragili e che svolgono un ruolo centrale nel sistema integrato dei servizi sanitari, sociosanitari e assistenziali dedicati alle persone con disabilità e non autosufficienti, in particolare anziani.
La proposta di legge promossa dalla Regione Lazio, supportata da uno stanziamento di 15 milioni di euro distribuiti sui prossimi tre anni, raccoglie l’esigenza di essere vicini a queste figure sempre più fondamentali per la serenità e l’assistenza dei malati all’interno delle proprie abitazioni. Una risposta concreta alle sensibilità di tante famiglie del Lazio che mette al centro il bene comune delle persone come il presidente Francesco Rocca si è impegnato a perseguire nell’arco del suo mandato.
L’importanza della legge regionale per i caregiver, proposta dall’assessore alle politiche sociali Massimiliano Maselli, sta anche nella sensibilità di guardare ai tanti giovani che anche in età scolare vivono la scelta di stare vicini ai propri familiari. In Italia circa il 7% di chi ha tra i 16 e i 26 anni è riferibile a questa categoria. Ed è per questo che la Regione Lazio ha ritenuto necessario destinare una quota del finanziamento al supporto e al sostegno di questi ragazzi per scongiurare la possibilità che l’attività prestata nei confronti di un familiare possa trasformarsi in un ostacolo per il loro percorso di studi.