VITERBO – Grande attesa per lunedì 12 alle ore 15 quando presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori sarà finalmente svelato, pubblicamente, il progetto “Oltre la Pietra”, nato per rivalutare, digitalizzare e internazionalizzare il patrimonio storico e artistico della Città dei Papi.
“All’inizio dell’avventura questo progetto sembrava pura utopia, una lucida follia ma grazie all’ostinazione e all’aiuto di molti ce l’abbiamo fatta. Aveva ragione Poe quando affermava: quelli che sognano ad occhi aperti sono a conoscenza di molte cose che sfuggono a chi sogna addormentato. Siamo ormai sicuri che nel 2024 il progetto potrà proseguire e contribuirà in maniera decisiva a riportare alla luce uno dei siti più iconici e storicamente importanti di Viterbo ma questa è un’altra storia che scoprirete solo seguendoci”.
Chi parla è Gianpaolo Serone, socio fondatore di ArcheoAres e uno dei capofila di “Oltre la Pietra”. Lunedì sarà tra le persone che, insieme all’amministrazione comunale, presenterà il progetto alla cittadinanza.
Accanto a lui ci saranno anche Saverio Malatesta, del Centro di ricerca DIGILAB della Sapienza Università di Roma e i rappresentanti istituzionali degli altri enti che hanno sostenuto questo piccolo sogno dedicato a tutta la città: Prefettura di Viterbo, Dicastero Vaticano della Cultura e dell’Educazione, Direzione Regionale dei Musei del Lazio, Provincia di Viterbo, Diocesi di Viterbo, Fondazione Carivit, Università degli Studi della Tuscia, Musei di Viterbo (MUVI).
“Oltre la Pietra” permetterà ai cittadini, ai turisti, ma anche a chi si trova oltre confine, di scoprire e conoscere nel dettaglio le strutture storiche e artistiche che caratterizzano la città di Viterbo. Un progetto di digitalizzazione, attraverso il quale si potranno osservare gli edifici più iconici del capoluogo della Tuscia, anche quelli che non esistono più o che sono parzialmente andati distrutti.
Per scoprirne di più, non resta altro che attendere lunedì, quando finalmente saranno rivelati ulteriori dettagli su “Viterbo Oltre la Pietra” e su quale sia nel particolare l’iconico sito citato da Gianpaolo Serone.