Nel periodo di vacatio dell’organo di controllo avrebbe prodotto 170 determinazioni aventi per oggetto affidamenti diretti, incarichi e nomine per un impegno di spesa di circa 3milioni di euro (ecco le carte)
CIVITAVECCHIA – Negli uffici dell’Ater di Civitavecchia l’ex direttore generale Emiliano Clementi si fa vedere molto poco. Non che prima si facesse vedere molto.
Oggi però c’è un buon motivo per girare alla larga. Il commissario straordinario Massimiliano Fasoli in collaborazione con il facente funzioni da direttore generale Andrea Mereu hanno passato al setaccio il periodo di vacatio dell’organo amministrativo e cioè da quando scadde il contratto all’ex presidente Antonio Passerelli fino alla nomina dell’attuale commissario straordinario Massimiliano Fasoli.
Noi abbiamo scritto molto sulle attività poco trasparenti dell’ex direttore generale Clementi. Grazie anche ai nostri servizi il nuovo management composto da Fasoli e Mereu ha messo le mani sul suo operato scoprendo che, in solo 5 mesi aveva provveduto a licenziare 170 determinazioni dirigenziali dove affidava in modo diretto lavori, incarichi e nomine impegnando l’ente per una spesa stimata nell’ordine dei 3milioni di euro.
Clementi nota ANAC_compressedSono iniziate le procedure in autotutela e molte deliberazioni sono già state ritirate. Altre lo saranno nel corso delle prossime settimane ma, nel frattempo, è stato sollecitato un parere all’Anac per provvedere ad un immediato licenziamento del soggetto che, come scoperto da questo Blog, si era organizzato un concorso che poi ha vinto per diventare dirigente.
Civitavecchia – Il direttore generale dell’Ater Emiliano Clementi ad un passo dal licenziamento
Non pago di quanto fatto ha dato corso a diverse operazioni ritenute “sospette”. Adesso tutte le carte vengono dettagliatamente esaminate e catalogate all’interno di un dossier che sarà consegnato anche alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per valutare se ci sono reati penalmente rilevanti.
Clementi 2Non solo. allo stato attuale, visto che l’ufficio Anticorruzione della regione Lazio sembra non aver avuto tempo di segnalare all’autorità giudiziaria la corposa documentazione ricevuta a suo tempo è stata interessata direttamente l’ANAC che si dovrebbe esprime in questi giorni.
