La cinquantenne ha aperto una raccolta fondi per raggiungere l’importo necessario all’acquisto che è stato velocemente superato. “Utilizzerò il denaro per la fisioterapia domiciliare, le sedute offerte dal servizio sanitario nazionale per chi ha una malattia degenerativa sono ridotte all’osso”
ORVIETO – Non si fermano mai le battaglie di Velia De Angelis, affetta da una malattia degenerativa che la costringe all’infermità fisica, dalla riattivazione del day hospital “chiuso” per covid (LEGGI TUTTO), al rimborso chiesto dall’Inps per essere stata in ospedale (LEGGI TUTTO).
Volto noto della cucina italiana, Velia si diploma in Inghilterra all’Università di Derby dove lavora con la Virgin Hotel. Rientra in Italia per il lancio di Palazzo Sasso, luxury hotel della costiera amalfitana, e nel 2001 lavora in diversi alberghi e ristoranti di Positano. Nel 2005 è negli Usa con il programma Velia’s Cooking Style. E ad Orvieto inaugura il suo primo locale, Champagneria Orvieto, e fonda a Monterubiaglio la scuola VCS. Una serie di successi la porta a “Chef per un giorno” su La7, ad Alice Tv, su RaiUno con “Buono a sapersi” fino ad un programma su RaiDue dedicato al sociale “O anche no”.
Poi la malattia la costringe a fermare il suo corpo, ma la sua mente corre veloce come le parole che ogni giorno dedica alla sua pagina facebook, un concentrato di ironia, ottimismo e onore alla vita che lascia senza fiato i suoi quasi 5000 followers, fino all’ultimo appello dove per la prima volta in assoluto Velia “piange”: “Si, ieri ho pianto, semplicemente ero arrabbiata e fortemente delusa, perché se il fisiatra ti dice che la Sar (sedia a rotelle) che hai scelto non rientra nel nomenclatore protesico Asl meglio “accontentarsi” di un modello base. Ma io rimango una persona attiva che vuole vivere e non eclissarsi su una Sar basica. Ovviamente la differenza da pagare per avere quel modello era di 1800 euri. Ed io poi nonostante abbia abbozzato con “ok facciamo così”, non trovavo pace. Già stare seduta 7 ore al giorno seduta su di una sedia che non bascula è davvero dura.
Perciò la scelta di aprire una raccolta con GoFundMe è stata immediata“.
Post che non è passato inosservato a quanti le vogliono bene, che hanno risposto compatti all’ appello, facendole raggiungere la cifra necessaria, e molto di più, in una sola ora:
“Obiettivo raggiunto e superato contro ogni aspettativa. L’eccedenza sarà utilizzata per fare fisioterapia domiciliare previa fatturazione (sempre fatto). PERCIÒ VAI CON LA FISIOTERAPIA .
Una volta bonificata la differenza della sedia a rotelle farò rendiconto di tutto.
Io vi devo ringraziare uno ad uno, in una sola ora è stata raggiunta la somma per la carrozzina elettrica. Ora serve tanta riabilitazione..
Io vi amo, sapevatelo! E quando arriverà la sedia elettrica vi posterò tutto…“.
Ora finalmente il dispositivo sognato dalla chef è arrivato a destinazione e lei lo mostra con orgoglio: “Sua molestia faccia quel che vuole….. Oggi ringrazio tutti voi, il mio sogno di avere una sedia a rotelle adatta a me è stato esaudito. Ora ci dedicheremo ad una riabilitazione continuativa“.
La raccolta, come ci racconta la donna, resta aperta per permetterle di fare fisioterapie domiciliari, visto che il servizio sanitario nazionale offre pochissime sedute, ma lei non si arrende e oggi, “di corsa” tra ginnastica e dispositivi elettronici da collegare alla sua nuova “compagna” a rotelle, continua ogni giorno con la sua meravigliosa visione della vita. Grazie a te Velia.