Bassano Romano – Arriva Talete e l’amministrazione si smarca: “Rincari non sono voluti da noi”

BASSANO ROMANO – Il comune della bassa Tuscia ha da poco ultimato il lungo percorso che lo ha portato in seno a Talete S.p.a., l’azienda idrica che coinvolge i comuni del Viterbese. A darne comunicazione è la stessa amministrazione comunale, che spiega come tale passaggio porterà degli ovvi cambiamenti nei portafogli dei cittadini bassanesi.

“In questi giorni sono in consegna le bollette idriche che vedranno per la prima volta, dopo la lunga battaglia nelle aule dei tribunali condotta anche dal Comune di Bassano Romano, l’applicazione delle tariffe idriche dell’Ato 1 – Talete S.p.A – spiegano dal Comune – Il percorso è stato lungo e tortuoso. Un percorso che ci ha portato al trasferimento dell’impianto idrico in Talete S.p.A. per mezzo di un decreto del Commissario della Regione Lazio”.

Il Comune di Bassano Romano, sin dal 2015, insieme ad altri Comuni della Provincia di Viterbo, aveva cominciato la sua battaglia nelle sedi giudiziarie per mantenere la gestione del servizio idrico. Il primo atto di questa “guerra” fu il ricorso al Tar Lazio contro la diffida della Regione Lazio che intimava ai Comuni dell’ATO 1 di trasferire il servizio alla Talete Spa.

“Dopo il rigetto del ricorso da parte del Tar Lazio – spiegano dagli uffici dell’amministrazione – ci si è rivolti, insieme agli altri Comuni aderenti, al Consiglio di Stato per tentare di ribaltare l’esito della sentenza sopra indicata. Purtroppo, anche il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dai Comuni. A nulla è valso, infine, il tentativo di ulteriore ricorso per la revocazione della sentenza precedente, sempre presso il Consiglio di Stato. Tutte le possibilità previste dalla giustizia amministrativa, pertanto, sono state tentate, purtroppo senza successo”.

Nel giugno 2022, il commissario nominato dalla Regione Lazio dispose il trasferimento degli impianti del Comune di Bassano Romano in capo a Talete S.p.A. e proprio ora sono in corso i vari passaggi burocratici per il trasferimento de facto degli impianti alla società di gestione, previsto definitivamente entro la fine del 2024.

“Il Comune – continuano – per via transitoria, continuerà a gestire il servizio idrico, con l’obbligo però, previsto per tutti i Comuni ricadenti nell’A.T.O. 1, di doverne applicare le tariffe. Pertanto, in tutti i Comuni ricadenti nello stesso Ambito territoriale saranno in vigore le stesse tariffe”.

Tra tutti questi cambiamenti, tuttavia, l’applicazione delle tariffe dell’ATO1 determineranno per il Comune di Bassano Romano un “extra gettito”, cioè un incasso maggiore rispetto al costo del servizio. Come spiegano dall’amministrazione comunale, tale “extra” sarà utilizzato per fare opere di miglioramento, messa a norma e ammodernamento dell’impianto idrico.

“L’aumento della tariffa rispetto alle annualità precedenti non è frutto di una volontà dell’amministrazione comunale – concludono dagli uffici comunali – ma rappresenta l’effetto obbligatorio ed inevitabile, come ultimo atto del percorso sopra descritto e che riguarda l’applicazione tariffaria valida per tutti i Comuni ricadenti nel medesimo ambito territoriale”.