“Non ho commesso alcun reato di corruzione e respingo qualsiasi accusa”, si è difeso Fazzone, ex funzionario dei servizi segreti, in un’intervista rilasciata a Repubblica.

“Durante il periodo Covid, il responsabile della scuola, un amico e una bravissima persona, aveva difficoltà a contattare la Regione e temeva di perdere il finanziamento per far prorogare un corso. Parliamo di una proroga possibile e legittima da richiedere. Mi sono soltanto interessato per tale richiesta, che ritengo sia una cosa che si può fare e che un politico deve fare”, rivendica. E il posto di lavoro per la figlia del dirigente Luciano? “Mi ha detto che la figlia non riusciva a trovare un’occupazione degnamente retribuita e che era in difficoltà. Gli ho detto che chi ha una laurea non ha nulla da temere, deve solo aver pazienza ed eventualmente rispondere ai bandi fatti da società pubbliche o alle richieste di aziende private. Nulla di particolare e nulla di illecito“, ha affermato il senatore al cronista.

Dunque l’arrabbiatura non deve essergli passata così come l’allergia su certi territori nel trovare una via condivisa col centrodestra.