Paola Felli si è allontanata dopo le pesanti minacce di Gianni Cardia
TREVIGNANO ROMANO – Paola Felli, ex portavoce della “veggente” Gisella Cardia per diverso tempo accanto alla donna, commenta il decreto del vescovo Marco Salvi che cancella ogni forma di veridicità e attendibilità di apparizioni, incontri e messaggi in nome della “Madonna di Trevignano”.
“I messaggi erano tanti e io non li avevo letti tutti. Quelli che ho analizzato erano ripetitivi, quando li difendevo avevo letto gli ultimi mentre tra i più contestati ci sono quelli del 2016 – 2018. Nei messaggi ci sono velate frecciate alla diocesi e alla chiesa di Roma e ad un certo tipo di sacerdoti vicini all’enciclica di Papa Francesco, fanno leva sulla spaccatura in seno alla chiesa“.
Su quello che succederà ora tra i sostenitori di Gisella Cardia, Felli ha le idee chiare:
“I seguaci di Gisella vedranno la decisione del vescovo come un’ulteriore persecuzione nei loro confronti, come già ampiamente anticipato nei messaggi “mariani”.
Lei stessa il 22 febbraio ha sporto denuncia contro i coniugi dopo aver contestato i bilanci con un importo di “solo 4000 euro in beneficenza. Una cifra che mi risultò subito troppo bassa“.
“Se non avessi avuto la presa di coscienza di allontanarmi da loro dopo le minacce di Gianni Cardia, oggi sarei ancora a difenderli con forza (LEGGI TUTTO). E’ stato un brutto momento difficile da metabolizzare. Lei si è servita dell’arma della Fede, si è fatta passare come strumento della Madonna per manipolare tutti. Ma se ci sono riuscita io che ci credevo talmente tanto da sostenerli quotidianamente, possono farlo anche gli altri” .
Spetterà ora alla giustizia civile fare il suo corso, sono infatti diverse le denunce a carico della pseudo veggente, e oggi Paola Felli sarà ascoltata dai carabinieri come persona informata sui fatti: “La procura di Civitavecchia, puntuale, scrupolosa e competente sta lavorando con il massimo impegno“. Conclude l’ex portavoce.