Madonna di Trevignano – Nonostante il divieto del vescovo Gisella continua a diffondere i messaggi “mariani”

“Figlia mia alzati e combatti”, lei e il marito denunciano tutti

TREVIGNANO ROMANO – Nonostante il divieto di raccogliersi in preghiera dando per certe verità soprannaturali e di utilizzare il titolo “Madonna di Trevignano” la veggente Gisella dopo aver dichiarato che non smetterà “di pregare la Vergine Maria e il Santo Rosario”, ribadendo che la sua associazione “è riconosciuta dallo Stato italiano e dove nessuno è costretto a prenderne parte“, continua anche a ricevere e divulgare quelli da lei definiti messaggi “mariani”.

L’ultimo è arrivato il 9 marzo 2024, in seguito al decreto del vescovo Marco Salvi, per “consolare” la veggente e sostenerla nella lotta.

“Cara figlia, grazie per avermi accolto nel tuo cuore.
Quanto dolore sento nel mio cuore per l’umanità, che non ascolta le mie parole.
Sono ancora con voi, perché non voglio che si perda nessuna anima.
Molti si sono lasciati sedurre dalle astuzie del demonio, attratti dalle false luci mondane, ma per coloro che nella tempesta sono stati fedeli a Dio, ci sarà la certezza della salvezza delle loro anime.
Figlia mia, alzati e combatti coloro che vogliono distruggere la Parola Divina.
I miei angeli, non ti lasceranno sola nella lotta. Figlia amata, presto l’Avvertimento arriverà e prego che quest’ultimo atto di misericordia, possa scuotere i cuori e le coscienze. Non aver paura! Io sono con te figlia.
Quanto è grande il dolore della passione. Io l’ho vissuta insieme a mio Figlio, ma ricorda che dopo ci fu la Risurrezione. Ogni Promessa, ogni Parola sarà una certezza. Ora ti benedico nel Nome della Santissima Trinità.
Penitenza, digiuno, penitenza”.

Nonostante il “constat de non supernaturalitate“, che equivale a dire ”nulla di soprannaturale” (anche nei messaggi)  decretato dalla commissione che ha indagato sui fatti,  sembra che la veggente continui per la sua strada infischiandosene della Chiesa e i suoi diktat, anzi, proprio lei e il marito hanno sporto denuncia contro giornalisti e testimoni intervistati per  le condotte diffamatorie e persecutorie che stanno subendo.

Cresce l’attesa e la curiosità per il giorno della prossimo raduno a Campo Le Rose, dove Gisella, secondo quanto deciso non potrebbe svolgere il suo mensile incontro di preghiera e “estasi”.