Il giovane, l’ennesimo pedone investito sulla Statale 1, abitava nei pressi con la sorella: proprio quel giorno avrebbe dovuto sostenere l’esame di guida
MONTALTO DI CASTRO – Saranno celebrati lunedì 18 marzo 2024, alle ore 15.30, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Montalto di Castro (Viterbo), i funerali di Gheorghe Rusu, il giovane di appena 26 anni travolto e ucciso venerdì 15 marzo 2024, poco dopo le 6 del mattino, da un furgone mentre percorreva a piedi l’Aurelia in direzione Tarquinia, all’altezza del chilometro 107 e dell’hotel “Ospite Inatteso” (già Magic), nella stessa Montalto di Castro, ennesimo pedone vittima di un investimento mortale in quel tratto della Statale 1.
La Procura di Civitavecchia, immediatamente informata dai carabinieri di Montalto che hanno rilevato il sinistro, e che ha automaticamente aperto un procedimento penale, non ha infatti ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma della vittima, essendo evidente che il decesso è stato dovuto unicamente ai gravissimi politraumi riportati nell’impatto con il veicolo, e sabato 16 marzo ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura dando così modo ai suoi familiari, che per essere assistiti si sono affidati a Studio3A, di fissare la data dell’ultimo saluto al loro caro.
Rusu, di origini rumene, dopo aver vissuto a lungo a Creta, in Grecia, da un paio d’anni si era trasferito da una delle sue sorelle, che risiede ormai da molto tempo in Italia, a Montalto di Castro, poco distante dal luogo della tragedia, una decina di minuti a piedi, e lavorava per l’impresa edile del cognato.
Sarà l’inchiesta della magistratura a stabilire le cause, la dinamica e tutte le responsabilità del terribile incidente, e in particolare se il giovane stesse camminando a bordo strada o stesse attraversando, fermo restando che comunque andrà verificata la velocità tenuta dal conducente dell’autocarro, residente anche lui nel Viterbese.
I suoi congiunti però rigettano con forza e con sdegno le illazioni circolate circa un possibile gesto volontario del loro caro, che non aveva mai manifestato in alcun modo simili intenti: anche il titolare della stazione di servizio, dove il ventiseienne quel mattino era appena stato, e da dove stava tornando a casa, non ha rilevato alcun comportamento anomalo da parte di Rusu, che era un cliente abituale. E peraltro il giovane, ironia del destino, quello stesso giorno avrebbe dovuto sostenere l’esame per conseguire la patente di guida.
Gheorghe Rusu lascia in un dolore immenso la mamma, anch’essa residente in loco, il padre che vive in Romania, due sorelle, anche loro entrambe residenti nel nostro Paese, un fratello emigrato in Germania e sei amati nipoti. I suoi familiari, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso l’Area Manager per il Lazio e l’Umbria Matteo Cesarini, si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che peraltro ha seguito anche la drammatica vicenda di un altro immigrato di origini rumene travolto e ucciso da un’auto, per di più pirata, mentre camminava lungo l’Aurelia a poche centinaia di metri di distanza, il 22 gennaio del 2023, quella di Ioan Puscasu, assistendo anche i suoi parenti.