CIVITAVECCHIA – “Non ho mai affermato quel che il Sindaco Tedesco vuol lasciare intendere e mi dispiace che il Primo cittadino non abbia ascoltato le mie interviste né letto o capito quanto scritto nel programma. Che è pubblico, chiaro e non mal interpretabile”. A parlare è il candidato sindaco Paolo Poletti della lista “Leali, Legali, Liberi”.
“Nelle interviste – prosegue Poletti – ho detto e nel programma ho chiaramente scritto che per Torre Valdaliga Nord propongo impianti di economia circolare: riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti (specie batterie e pannelli fotovoltaici), contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Iniziative del genere sono anche indispensabili per la transizione energetica: recupero di materiali preziosi da reimpiegare nelle rinnovabili. L’umido è’ escluso da questo processo”.
“Mai parlato di bruciare rifiuti, soluzione tecnologica superata – continua il candidato – Non so come si faccia solo a pensare ad una cosa del genere. Piuttosto chi ha proposto di fare insediare un impianto di termocombustione su questo territorio è stato proprio il partito di Tedesco, motivo per il quale il sindaco di Tarquinia Giulivi lo ha abbandonato”.
Poletti conclude ribadendo i concetti sopra espressi: “Sono quindi contrario ad ogni tipo di inceneritore, ma sarò felice di spiegarlo al Sindaco Tedesco”.
A svelare che Poletti pensava di “bruciare i rifiuti” era stato lo stesso sindaco uscente Ernesto Tedesco in una recente intervista (LEGGI TUTTO).
“Mi è parso di aver capito che si è paventata la possibilità di trasformare Torre Valdaliga Nord – aveva dichiarato Tedesco – quando chiuderà il 31 dicembre 2025, in una centrale che brucia immondizia. Mi auguro di aver capito male, poi ognuno porta il programma elettorale che vuole: per noi Civitavecchia è città pilota per le rinnovabili e qui non si bruciano rifiuti”.