Aprilia – Cava Stradaioli posta sotto sequestro, stavano ripristinando con rifiuti speciali

Oltre 20 mila metri cubi di inerti per un guadagno milionario e illegale. I carabinieri forestali hanno posto i sigilli ad un’area di 10 mila metri

APRILIA – Ieri mattina i carabinieri forestali si sono presentati di buon mattino nella cava di proprietà Stradaioli in località Riserva Nuova e, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, hanno provveduto a sequestrare un’area di circa 10mila metri quadri.

L’ex cava abusiva fu sequestrata in passato e la ditta Stradaioli doveva provvedere al ripristino dei luoghi. Invece di utilizzare terra da riporto, i carabinieri avrebbero trovato oltre 20mila metri cubi di materiale inerte proveniente dai cantieri probabilmente di tutto il Lazio.

Calcinacci, cemento, ferro, plastiche e prodotti chimici che andavano smaltiti tra i rifiuti speciali e che invece la ditta Stradaioli utilizzava per riempire la buca.

Per fare due calcoli su quanti euro abbiano incassato con questa operazione di mascheramento basti pensare che un camion scarrabile contiene all’incirca 15 metri cubi di materiale inerte.

La legge prevede che per riempire le cavità una volta esaurite le attività estrattive si possono utilizzare anche scarti di altra natura, come gli inerti, ma preventivamente trattati e resi non pericolosi.

A quanto pare però i carabinieri della forestale non avrebbero trovato le condizioni prescritte al momento del dissequestro della cava e quindi hanno nuovamente posto i sigilli e indagato il responsabile della cava.

Sarebbe interessante sapere come mai i solerti ed attenti amministratori di Aprilia, guidati prima da Terra e adesso da Cardinali, non si siano mai accorti di nulla. Eppure in tema di rifiuti illegali Aprilia è regina del territorio pontino.

O meglio, sono sempre molto attenti e ostili alle attività di un solo noto imprenditore locale mentre totalmente distratti quando si tratta di vedere e denunciare le vere attività illecite.

Adesso saranno i rilievi dei tecnici dei carabinieri forestali a stabilire il danno ma sarebbe il caso di dare un’occhiata anche all’impianto di trattamento meccanico dei rifiuti e valutare che anche i questo caso tutto sia davvero regolare.