Il candidato alla presidenza ha messo in piedi un gruppo di lavoro formato da Renato Bacciardi, Giovanni Guarisco e Alessandro Antonelli
TARQUINIA – Questa mattina sulle colonne di un quotidiano locale il candidato alla presidenza dell’Università Agraria in quota alla lista “Tarquinia Terranostra” (che in realtà raccoglie un campo largo) si è presentato agli elettori con una graziosa e divertentissima (anzi spassosa) intervista.
Andiamo a rileggere alcuni passaggi degni di un palcoscenico comico come quello di Zelig.
“Noi siamo la vera alternativa e la novità di queste elezioni – dichiara Roberto Fanucci -. Una lista apartitica per dare voce ai cittadini e agricolo in particolare. Noi ci siamo, non abbiamo paura della sfida e abbiamo deciso di impegnarci per l’Università agraria, e prima di ogni altra cosa diciamo no alla dismissione dell’ente che fa parte della storia della nostra collettività”.
Un alternativa piuttosto datata e soprattutto compromessa politicamente. Basta guardare la composizione della lista e la “squadra di governo” per trovare reduci di veri e propri disastri politici.
Parliamo dell’ex presidente dell’Agraria Alessandro Antonelli che come Attila rase al suolo le casse dell’ente nel corso dei suoi mandati. Un disastro politico che lo danneggiò talmente tanto con l’opinione pubblica da sparire politicamente costringendolo, come in questo caso a lavorare dietro le quinte.
“Contro di noi l’amministrazione uscente e il suo fallimento, divisa e pronta alla resa dei conti fratricida – aggiunge -, che vede da
un lato Fratelli d’Italia che ha messo in crisi l’amministrazione per una manciata di assessorati in più, partito con il suo simbolo e il sostegno dell’amministrazione comunale la stessa che vorrebbe sopprimere l’ente; dall’altra gli ex amministratori della medesima coalizione, quelli che dovevano farsi da parte e che invece sono rimasti ancorati a loro posto”.
Parole roboanti e ovviamente costruite per narcotizzare l’opinione pubblica che però si domanda, se fossero vere queste parole che c’azzecca con questo candidato risolutore un soggetto politico e con tutto ciò che ne consegue come Giovanni Guarisco?
Parliamo di un personaggio politico sui generis che con cadenza decennale rispolvera il movimento politico “Idea Sviluppo” che sulla carta (sempre li è rimasto) si propone di essere “un progetto riformatore della politica locale la cui impalcatura deve trovare ragioni forti e conciliabili con un progetto di sviluppo concreto coniato sulle effettive necessità del nostro territorio”.
Da quello che scrive “progetto”, “impalcatura”, si capisce la sua grande passione per il mattone e il suo titolo di studio da geometra.
Poi defilato, molto defilato, c’è Renato Bacciardi che ovviamente ha deciso di giocare la sua personalissima partita contro l’attuale amministrazione riproponendo la stessa strategia di cinque anni fa. Ce la farà questa volta o sceglierà la via del compromesso politico? Vedremo nelle prossime settimane.
Dunque Roberto Fanucci, in chiusura, è riuscito a mettere in piedi, come canta Zalone, una “squadra fortissimi fatta di gente fantastici”.