“Le sue società hanno un fatturato ridicolo, l’errore più grande da me compiuto è stato cedergli un gioiello di nome Viterbese Calcio oggi cancellata dalla storia sportiva”
VITERBO – L’ex patron della Viterbese Calcio Piero Camilli rispolvera dall’armadio la mimetica e finalmente affronta a viso aperto un calunniatore seriale che risponde al nome di Marco Arturo Romano.
“Mi vedo mio malgrado a rispondere alle allucinazioni del signor Romano e, Vi ringrazio della cortese ospitalità, a seguito di continue esternazioni nei mie confronti: in primis dovrebbe sapere che l’opposizione all’archiviazione non l’ha fatta il GIP ma l’ha chiesta lui stesso e il GIP dovrà decidere!
Poi al sottoscritto non serviva di appropriarsi dei soldi della Viterbese, in quanto quei conti erano dedicati, come da regole federali, alla gestione della società ed io come da impegno preso ci ho versato soldi miei per pagare tutte le scadenze al 30 giugno. Ho usato soldi veri e rintracciabili, non crediti d’imposta farlocchi come qualcuno!
Se un errore madornale l’ho commesso è aver ceduto la Viterbese a questo signore.
Per mezzo delle sue società che si fregiano di nominativi più disparati.
In sostanza questo signore si è preso con due spicci una società sana, pulita, senza debiti (con un ottimo capitale giocatori, venduti per due euro) vincitrice di Coppa Italia Nazionale e partecipante come d’abitudine ai play off per la serie B.
Visto che siamo in argomento, pongo delle domande al signore in questione.
Il bilancio chiuso al 30/06/2019 rappresentava un conto economico in attivo di 22.971, dopo di lì la catastrofe non solo sportiva, con la retrocessione, ma soprattutto economico!
Bilancio al 31/12/2019 negativo di -1.391 al 31/12/2020 negativo di -887 e al 31/12/2021 negativo di -1815. Per un totale ad oggi di circa 5 milioni, soprattutto con l’erario e l’Agenzia delle Entrate.
Nel frattempo la società si è trasferita a Roma con Amministratore un ultra novantenne a cui auguro buona salute! Ed è stata esclusa da tutte le competizioni, in buona sostanza non esiste più a livello sportivo!
Chi li paga questi debiti? Non certo i soci attuali e nemmeno lui!
C’è da ridere per non piangere, la proprietà è al 91% della Soc. Edilbonus di cui è maggior socio un certo Vincenzo Romano Aminta, padre dello stesso, che ha fatturato nel 2022 34mila euro, o la FederSicurezza Italia (che fantasia nei nomi!) che ha avuto un utile di bilancio di 9mila euro, per non parlare delle truffe, organizzate con i corsi di formazione, apponendo una serie di firme false (tutte disconosciute dai sottoscrittori) e si parla di circa 900.000 euro; o i contributi 4.0 sui led dello stadio e poi non è finita sentirai quando si apre il pentolone che casino!
Lui non figura più ma è evidente che è stato l’Amministratore di fatto. A questo punto lo invito a denunciarmi, almeno si farà chiarezza su quella che è stata la più ignobile gestione di una squadra di calcio che rappresenta Viterbo. Povera Viterbese che fine gli hai fatto fare, vergogna!
Piero Camilli