Una maxi intossicazione alimentare ha coinvolto 52 ospiti di un hotel, tra cui 19 studenti viterbesi del liceo scientifico Ruffini in gita nella località termale come altre due scolaresche coinvolte, una di Fermo ed una serba.
“Alle 20:30 i ragazzi hanno cenato nella mensa dell’hotel – racconta una delle ragazze –
Il menù offriva pasta con panna e prosciutto, scaloppine alla pizzaiola con contorno di piselli e un dessert.
Durante la cena qualche alunno ha rilevato qualche strano sapore, come quello della panna o del pomodoro sulla carne, oltre alla consistenza di quest’ultima.
Inoltre sono emerse lamentele anche riguardo uno strano retrogusto che emergeva bevendo l’acqua, servita in bottiglie non confezionate e riempite dal rubinetto.
Dopo la cena i primi sintomi di vomito o dissenteria si sono manifestati durante la notte, quasi contemporaneamente dall’1 in poi. C’è chi ha avuto forti crampi, febbre, dissenteria, vomito o entrambi. Alcuni ragazzi in particolare hanno passato quasi l’intera nottata provando estremo disagio, ritrovandosi a rigettare più volte. Nel cuore della notte si sono trovati a chiamare i genitori, in preda a dolori lancinanti, chiedendo di farsi venire a prendere.
Verso le 1:30 sono arrivate le ambulanze ed i paramedici che si sono occupati di portare i casi più gravi agli ospedali più vicini, e hanno aiutato a gestire la situazione. Le professoresse a carico delle classi fortunatamente non si sono sentite eccessivamente male e assieme all’aiuto dei paramedici e di un barista hanno aiutato i ragazzi, contattando i genitori. La situazione si è prolungata fino circa alle 6 del mattino, ma alcuni alunni hanno manifestato altri sintomi anche dopo le 9, rendendo necessario alle professoresse di contattare nuovamente i soccorsi.
In totale 19 ragazzi su 45 sono stati portati in ospedale, alcuni di loro hanno manifestato febbre alta, giramenti di testa, forte debolezza, e non tutti sono stati dimessi in giornata.”
Una gita da dimenticare, insomma, anche se il titolare della struttura si dice sereno e attende la risposta ufficiale dell’Asl sulle cause dei fatti.
“Aspettiamo i risultati delle analisi da parte delle autorità competenti che da un primo verbale rilevano un ambiente idoneo e ben tenuto. Da decenni, abbiamo un fornitore autorizzato e specializzato nella distribuzione alberghiera, e conosciamo perfettamente le regole di igiene e di conservazione degli alimenti a regola d’arte, per cui attendiamo sereni il responso delle analisi. È chiaro che non si deve saltare a conclusioni affrettate, perché non è chiara la dinamica, che, ripeto, riguarda solo alcuni dei nostri ospiti di ieri sera. Ci auguriamo che sia fatta presto luce sull’accaduto”.