Roma – Menu storici in mostra alla biblioteca Garum di Rossano Boscolo

Progetto iniziato a Tuscania e oggi nel cuore di Roma, alla biblioteca museo i menu che hanno fatto la storia: da quello di Carlo e Diana, a Fidel Castro, fino a quelli del Titanic

 

ROMA – Non c’è evento storico importante che non sia stato suggellato da pranzi e cene elaborati da grandi nomi della cucina, indaffarati a stilare menù sontuosi straripanti di prelibatezze.

La concessione a Garibaldi della cittadinanza onoraria di Londra, la colazione offerta dal Presidente Cossiga a Michail Gorbaciov e alla Signora Rajssa Gorbaciova all’indomani della caduta del muro di Berlino. E ancora il menu che racconta che cosa hanno mangiato i passeggeri del Titanic, questi e molti altri menù storici nella mostra “Un Mondo di Menu, la grande Storia a tavola” al Garum di Roma, museo e biblioteca della cucina ideato dallo chef Rossano Boscolo in via dei Cerchi 87, nei pressi del Circo Massimo.

400 esemplari rari e originali  appartenenti alle principali collezioni, private e pubbliche, che saranno esposti al pubblico per la prima volta dal 5 al 7 aprile 2024. Tra loro, dai menu del Titanic a quelli dei dirigibili Zeppelin, dal pranzo di Lady Diana e Carlo ai festeggiamenti per l’incoronazione di Elisabetta II, dal menu per Fidel Castro a quello per John Fitzgerald Kennedy.  
“Il museo nasce dopo 40 anni di collezionismo. Io sono sempre stato uno chef, ancora oggi mi arrangio», scherza Boscolo, «Ho raccolto per studio tantissimi libri. L’ingresso al museo è a ingresso gratuito. Nella vita ho avuto tanto e ora sto cercando di restituire qualcosa di importante. Come tutti i collezionisti, si ha il piacere di far vedere a qualcuno quello che è stato collezionato e quindi mi sono detto di creare un museo», racconta.
«Mi sono guardato intorno e nel mondo non c’era nulla che assomigliasse a un Museo della Cucina e dei libri di cucina antichi. Al primo piano sono esposte tutte le cose legate alle cucine di una volta, dagli strumenti per cucinare alle pentole. Al secondo piano sono esposti ben 3.000 libri, tra cui ci sono anche volumi del ‘500 e ‘600. C’è anche la bibbia dei libri di cucina, del 1570, il libro “Opera” dello chef Bartolomeo Scappi, era il cuoco di Pio V».

La mostra

1. ENTRÉE
Una storia di come nasce e si sviluppa l’idea del menu. Nel pannello saranno esposti, fra gli altri, il più antico menu a stampa conosciuto (1803) e le prime edizioni dei maggiori teorici del menu (Grimod de La Reyniere, Câreme, Escoffier etc.) in un percorso ragionato che ci guiderà dal servizio ‘alla francese’ al servizio ‘alla russa’ fino a Gualtiero Marchesi, passando per il menu delle celebrazioni per lo Statuto Albertino (1848).

2. PRANZI INQUIETI
Menu testimoni di incontri e scontri che hanno fondato la storia moderna e contemporanea. Fra essi il menu relativo alla discussa visita a Londra di Garibaldi (1864), quelli legati alle celebrazioni per la Breccia di Porta Pia, il menu del Té che fonda la Lega dei Tre Imperatori (1873) e quelli legati alla Guerra di Crimea (1853) o alla Rivolta dei Boxer (1900). Saranno inoltre esposti in questa sezione i menu del primo pranzo fra Hitler e Mussolini (1934) e quelli di Castro e Kennedy correlati al periodo delle nazionalizzazioni cubane e alla ‘Crisi dei Missili’ fino a giungere ai tristemente noti menu del Windows of The World, il ristorante delle Torri Gemelle.

3. GRANDI IMPRESE E PIONIERI
Menu collegati ai grandi esploratori Brazzà e Nobile e 2 menu manoscritti della Stella Polare relativi alla celebre spedizione del Duca degli Abruzzi fino a giungere, attraverso i grandi trasvolatori LindberghEarhardt e De Pinedo, alle celebrazioni per Guglielmo Marconi e la sua invenzione che ha reso possibile lo sviluppo delle comunicazioni.

4. GRANDI OPERE
Menu collegati alle celebrazioni e alle inaugurazioni del Canale di Panama, della Tour Eiffel, del Sempione e del Frejus e di numerose opere pubbliche e private.

5. GRANDE GUERRA
Un excursus fra i menu che raccontano la ‘quotidianità’ dei soldati e che offrono uno spaccato di quello che fu la Grande Guerra. Fra essi menu in vernacolo, menu dai vari fronti, dagli ospedaletti da campo e uno relativo al campo di prigionia per i soldati italiani di Theresienstadt del maggio 1918.

6. SECONDA GUERRA MONDIALE
Dai pranzi di campo a quelli che celebrano la vittoria.

7. MANGIARE DA RE
Menu reali dei Savoia, dai semplici menu ‘familiari’ quotidiani ai menu dei ricevimenti di Capi di Stato e i grandi matrimoni Reali.

8. BALLI A CORTE
Una straordinaria e completa raccolta di menu dei balli a corte, molti dei quali tenutisi nei giardini del Quirinale, fra 1883 e 1914.

9. L’EUROPA AL QUIRINALE. I MENU DEI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA
‘L’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, l’Istituto che conserva gli archivi dei Capi dello
Stato italiano, in occasione della Mostra organizzata da Garum, Biblioteca e Museo della Cucina, ha reso disponibili le collezioni dei Menu del Quirinale, scegliendo di richiamare l’attenzione sulle cerimonie e gli eventi che hanno segnato gli impegni dei Presidenti della Repubblica sul versante della integrazione europea. Il Palazzo del Quirinale, uno dei luoghi principali in cui si svolge la vita della Repubblica italiana, è, dal 1948, la sede in cui il Presidente della Repubblica svolge le sue funzioni; incontra le alte cariche istituzionali; riceve i regnanti e i capi di Stato; invita le delegazioni estere, i rappresentanti degli altri Stati e degli organismi internazionali; accoglie gli esponenti della società civile; ascolta i cittadini. In occasione di ricevimenti, colazioni e pranzi di Stato offerti dai Presidenti della Repubblica, la tavola, animata da ingredienti, pietanze e sapori della cucina tradizionale regionale, contribuisce alla promozione della conoscenza della storia e della cultura enogastronomica del Quirinale, sino a diventare una vetrina internazionale di prodotti provenienti da ogni parte d’Italia, ma anche cifra narrativa, attraverso questi prodotti, della storia del nostro Paese’.

10. SETA & PORCELLANA
Menu stampati su supporti speciali per grandi occasioni e spesso preparati da grandi artisti quali Alphonse Mucha.

11. DINER DELLA BELLE ÉPOQUE
Lo spirito e la grafica Liberty nelle associazioni politico-culturali-goliardiche della Francia della Belle époque.

12. BON-BOCK
Considerati fra i menu più belli del primo Novecento, illustrati d’artisti d’eccezione e testimoni delle correnti politiche e dei movimenti che portarono alla Grande Guerra

13. CLUB ANGLOSASSONI
I precursori dei Club per gentiluomini, luoghi di scandalo, d’incontri e di politica.

14. EXPO
I menu delle grandi Expo, straordinarie occasioni d’incontro e di scambio per i popoli della Terra: dall’expo del Crystal Palace del 1851 a Milano 2015, passando per la grande Expo parigina del 1900.

15. PUBBLICITÀ
I grandi menu pubblicitari affidati ai grandi grafici.

16. SCIENZA A TAVOLA
I menu dei grandi convegni e congressi internazionali dell’Ottocento e del Novecento, dove s’incontravano studiosi, professori e premi Nobel.

17. SPORT
Menu celebrativi dei grandi eventi sportivi, dai primi Tour de France al Touring Club Italiano, dalle Olimpiadi del 1936 al Primo Giro Aereo d’Italia.

18. TUTTI-FRUTTI
Dulcis in fundo. Percorso espositivo di menu importantissimi per bellezza o significato: dai menu del Titanic che ci restituiscono i pasti del 14 aprile 1912 a quelli dei reali inglesi (Carlo e DianaWilliam e Katel’incoronazione di Elisabetta II etc.), passando per il matrimonio dei figli di Isma’il Pacha il Magnificoil primo concorso di cucina Italiano del 1935 e i grandi e magnifici menu delle incoronazioni degli Zar.

Concluderà la mostra un pannello espositivo dal titolo ‘La Cucina Italiana Patrimonio dell’Umanità’ a cura dell’associazione Cheftochef – Emilia Romagna Cuochi

Alla mostra collaborano fra gli altri: Maurizio Campiverdi, proprietario della più vasta collezione di menu conosciuta, Academia Barilla, l’Istituto Luigi Sturzo, il Museo Panini di Modena, Casa Artusi, lo Zeppelin Museum di Friedrichschafen e, eccezionalmente, l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica. La prefazione del catalogo è a firma del Prof. Alberto Capatti mentre la curatela del catalogo e dell’evento è di Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini Giulio Fano, Matteo Ghirighini e Roberto Liberi.

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