CIVITAVECCHIA – Il sito archeologico di Aquae Tauri torna a brillare grazie al maxi progetto di riqualificazione.
Ieri sono stati presentati i lavori svolti dal comune di Civitavecchia in collaborazione con Università degli studi di Bologna, Soprintendenza archeologica e Società storica civitavecchiese, resi possibili grazie al contributo di Regione Lazio, Fai e Intesa Sanpaolo per I Luoghi del cuore e Fondazione Cariciv. Un lavoro in sinergia con uno stanziamento totale di oltre 120mila euro che ha portato al restauro e alla conservazione della vasca, al potenziamento dell’accessibilità con pedane e vialetti, l’installazione dell’illuminazione e della cartellonistica.
Grande soddisfazione per il sindaco Ernesto Tedesco e per il suo vice Manuel Magliani che tanto si è speso per questo progetto. «Una grande vittoria di tutti coloro che sono partner di questo progetto – ha detto il vicesindaco – che secondo me è pilota e lancia un modello di collaborazione tra istituzioni, amministrazioni e soggetti che hanno competenza specifica nella materia». Il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco ha aggiunto: «Sono innamorata della mia città che so avere potenzialità immense legate a luoghi veramente del cuore. Mi auguro che nel futuro si continui a scavare perché in molti siamo convinti che ci sia ancora tanto da vedere».
Marilda De Nuccio, delegata responsabile Fai Luoghi del cuore del Lazio, ha parlato di un «sito che ha un fascino incredibile, un luogo quasi bucolico non scevro però da una grande valenza storico artistica e archeologico».
Il delegato Fai locale Daniele Di Giulio ha spiegato che la prima visita guidata è stata un «successo perché c’erano moltissimi civitavecchiesi. Vedere il tramonto, la vasca illuminata e aver visto Elena de Paolis arrivare da sola alla vasca, la prima persona disabile ad esserci riuscita, è stato molto bello».
Il presidente della Società storica civitavecchiese Enrico Ciancarini ha ricordato quando nel 2015 «come Società storica ci venne l’idea di ripulire la vasca. Era piena di terra, tonnellate di terra. Ripulimmo vasca e la rendemmo agibile, poi dal 2017 arrivarono l’Università di Bologna e della Sapienza».
Una raccolta di firme con oltre 5mila adesioni per partecipare al concorso luoghi del cuore. «Siamo stati l’unica città del Lazio che vinse il concorso. È stata una cosa bellissima per tutta la città». Davide Rigaglia, restauratore del consorzio Pragma, ha sottolineato le unicità della vasca emerse durante il restauro. Insomma una vittoria per la città e un momento che deve essere l’inizio di un nuovo percorso, e non la fine, che possa portare alla valorizzazione di Aquae tauri e delle tante bellezze più o meno nascoste di Civitavecchia.