Civitavecchia – Aumento di telefonini alla casa circondariale di Borgata Aurelia: un fenomeno preoccupante

Effettuate diverse perquisizioni nelle celle dei detenuti che hanno permesso di sequestrare diversi cellulari

CIVITAVECCHIA – Negli ultimi mesi, la Casa Circondariale di Borgata Aurelia sta affrontando un preoccupante aumento di telefoni cellulari introdotti illegalmente all’interno dell’istituto.

Approfittando dei colloqui del sabato, molti visitatori riescono a consegnare i cellulari ai detenuti, nonostante il divieto assoluto.

La Polizia Penitenziaria, sotto la guida del dottor Egidio Giramma, ha intensificato i controlli, specialmente durante i colloqui e monitorando specifici detenuti sospetti. Questa maggiore attenzione sta cominciando a dare risultati significativi: nelle ultime settimane, sono stati intercettati numerosi telefonini destinati ai detenuti.

L’introduzione di telefonini in carcere rappresenta un problema serio, sia per chi li introduce sia per chi li riceve. Alcuni rischiano conseguenze legali spinti da motivazioni sentimentali, desiderando mantenere un contatto con la famiglia. Altri, invece, li utilizzano per scopi più nefasti, come gestire traffici illeciti dall’interno delle mura carcerarie.

Per questo motivo, la Polizia Penitenziaria ha intensificato i controlli e non lascia nulla al caso durante i colloqui. Ogni visita è sottoposta a rigidi controlli per prevenire l’introduzione di oggetti proibiti. Questo aumento dei controlli è una risposta necessaria per mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto.

L’ingresso di un telefonino in carcere non è solo una violazione delle regole, ma rappresenta una minaccia alla sicurezza e all’ordine dell’istituto. La Polizia Penitenziaria continuerà a lavorare diligentemente per impedire che tali oggetti entrino in carcere, garantendo così un ambiente più sicuro per tutti.