In Irlanda 3,5 milioni di elettori si sono recato ai 6.500 seggi. Per la prima volta si presentano candidati indipendenti e gruppi minoritari di estrema destra che, secondo i sondaggi, sono in testa con un’intenzione di voto del 23%.
A differenza della tornata elettorale del 2019, nella lunga scheda elettorale – oltre trenta centimetri – spuntano nomi di estrema destra con posizioni xenofobe in risposta all’aumento dell’immigrazione dopo la guerra in Ucraina e ad altri conflitti internazionali, che hanno aggravato la grave crisi abitativa che colpisce l’Irlanda e messo sotto pressione servizi pubblici.
Il grande sconfitto di questa svolta è il Sinn Fèin di sinistra, il principale partito di opposizione e che i sondaggi davano in testa fino a soli sei mesi fa con oltre il 30% di consensi, ma che ora si aggira attorno al 17%.
GroenLinks-PvdA, la lista di Verdi e socialdemocratici, è la prima nei Paesi Bassi con 8 seggi all’Europarlamento, secondo gli exit poll olandesi. I Verdi e i socialdemocratici hanno spinto il partito di estrema destra di Geert Wilders al secondo posto. Gli olandesi sono stati i primi a votare alle elezioni europee. L’affluenza alle urne è stimata al 46,8%, la più alta dalle elezioni europee del 1989. Bas Eickhout, leader dei Verdi europei, ha commentato: “Questo è un segnale per tutta l’Europa: la politica progressista può fermare l’ascesa dell’estrema destra. Gli elettori olandesi hanno inviato un messaggio di speranza alle centinaia di milioni di europei che voteranno nei prossimi giorni: se ci mobilitiamo e andiamo alle urne, possiamo creare un’Europa forte, verde e sociale che offra soluzioni per un futuro migliore. Possiamo proteggere l’Europa dall’estrema destra. Trasformiamo il nostro slancio in azione. Uscite da casa e votate”.
Anche le formazioni che compongono il governo centrale, una coalizione tra democristiani, centristi e verdi, sono dietro il blocco degli indipendenti, ma hanno guadagnato terreno dopo aver inasprito la loro politica sull’immigrazione. Il Fine Gael del primo ministro, il conservatore Simon Harris, ottiene circa il 18% dei voti, mentre gli ambientalisti si attestano al 7% e il centrista Fianna Fa’il scende al 17% alle elezioni europee, sempre secondo i sondaggi.