Scrivere sotto dettatura, mette in evidenza tutta l’inadeguatezza dell’uomo che vorrebbe governare il “paesello”. Il calcolo poi sui voti dimostra che dovrebbe rileggere quello che scrive
TARQUINIA – Fare l’impiegato in una azienda agricola e decidere quanto concime va dato al terreno non è certo la stessa cosa che governare una città.
Ancora non è diventato sindaco (e visto l’andazzo speriamo non lo diventi) e già si intuisce che la coalizione del NO è già all’opera.
Ieri è stata diffusa una nota a firma del candidato sindaco del Partito democratico Francesco Sposetti che dimostra come l’uomo non abbia propria idea di cosa possa essere un piano triennale dei lavori, di come si facciano le gare d’appalto e le tempistiche da rispettare.
Ovviamente facendo l’agronomo, Sposetti si è fidato di qualche scienziato della coalizione che gli ha fatto scrivere: “Cantieri aperti in modo scriteriato solo per le elezioni. A rimetterci sono i tarquiniesi e i turisti. L’amministrazione avrebbe potuto far partire i cantieri a settembre, perché i fondi impegnati, pari a 800 mila euro, sono interamente provenienti dalle casse comunali e pertanto non soggetti a termini di scadenza per il loro completamento. Nulla impediva quindi di avviare gli interventi dopo la fine della stagione balneare”.
Praticamente ha dato dell’incapace ad Andreani che ha votato il provvedimento riguardante la riqualificazione del lungomare che è inserito nel PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE con la delibera N. 19 DEL 24/04/2024 del consiglio comunale è stato MODIFICATO IL PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE TRIENNIO 2024/2026 dove è stata inserita la riqualificazione. Come detto la delibera è stata votata all’unanimità dei consiglieri presenti tra cui Andreani che in quella seduta svolgeva anche la funzione di scrutatore.
Sempre in queste ultime ore, è apparso un frivolo calcolo che viene effettuato sommando tutti i voti dei quattro candidati sindaco in contrapposizione a quelli della coalizione che sostiene Alessandro Giulivi. Come se fosse un “tutti contro Giulivi” senza considerare che alcuni candidati, seppur civici, appartengono comunque alla sfera di centrodestra.
Per rimanere sul tema, per effettuare un’analisi più corretta, basta osservare i voti ottenuti da Francesco Sposetti: 4.009.
Un numero molto simile alla somma dei voti delle liste riconducibili al Partito democratico, del Movimento 5 stelle e del Movimento civico per Tarquinia di cinque anni fa: 4.115.
La sfera di centrosinistra è rimasta tale e quale, anzi è diminuita di oltre 100 unità, mentre quella di centrodestra si è divisa tra la coalizione composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e civica e gli altri tre candidati civici che ideologicamente hanno legato gli elettori di centrodestra.
Nel primo turno del 2019, infatti, i voti delle due coalizioni di centrodestra furono 6.138.
I partiti nazionali Fratelli d’Italia, Udc, Forza Italia invitano a fare la croce sui simboli di partito per ridare forza al sindaco uscente Alessandro Giulivi.