La bomba Tari è pronta per esplodere e i commercianti sono già sul piede di guerra: saranno loro a subire il rincaro più pensante se non si troveranno soluzioni
VITERBO – Duro scontro tra maggioranza e opposizione sulla questione Tari, dove i rincari previsti – come già avevamo annunciato – saranno molto pesanti, addirittura fino al 40% come dichiarato da Andrea Micci (Lega).
Nonostante l’assessore al Bilancio Elena Angiani abbia più volte ribadito che “l’aumento medio” sarà di circa il 7%, a subire la batosta più grande saranno ancora una volta ristoranti, bar, banchi del mercato e negozi di ortofrutta. Per loro, dichiarano i rappresentanti di minoranza, l’aumento previsto sarà del 38%, addizionale provinciale esclusa.
La richiesta dell’opposizione, nei confronti dell’amministrazione, è ancora una volta quella di porre un rimedio, in qualsiasi modo, per evitare un “collasso del sistema economico di Viterbo”. Con tale aumento, infatti, molti commercianti hanno già dichiarato che sanno come potranno andare avanti, in particolare i bar, che già hanno accusato grandemente i rincari dati da gas e luce degli ultimi due anni.
“Se l’aumento del 38-40% sarà confermato – dichiara un barista del centro storico – tanto vale chiudere, perché l’unica altra soluzione sarà aumentare ancora il costo di caffè e simili, cosa che vorremmo evitare”.
I rincari, come si giustifica la maggioranza Frontini, non sono dovuti a scelte dirette dall’amministrazione, ma dettati da crisi internazionali come la guerra, che ha portato a un rincaro di ogni costo. Negli ultimi anni, gli aumenti della Tari per i viterbesi erano stati mantenuti bassi grazie all’impiego di risorse pubbliche. Ora, tuttavia, pare che i fondi ancora a disposizione dell’amministrazione non saranno sufficienti a garantire un calmieramento dei rincari.