Preparativi per il Trasporto della Nuova Macchina di Santa Rosa
VITERBO – Alle 6:30 del mattino, la città di Viterbo si è svegliata con il primo “Sollevate e fermi” di Dies Natalis, la nuova Macchina di Santa Rosa ideata da Raffaele Ascenzi. Questo evento ha segnato l’inizio della prova tecnica del trasporto, una fase cruciale in vista del debutto ufficiale previsto per il 3 settembre.
La Macchina è partita da piazza del Comune e ha percorso le vie cittadine fino a piazza del Teatro. Tutti i facchini erano presenti, compresi il capofacchino Sandro Rossi, il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, l’ideatore Raffaele Ascenzi e i costruttori Fiorillo. Tra i presenti c’erano anche la sindaca Chiara Frontini, assessori e consiglieri comunali, il presidente della Provincia Alessandro Romoli e il vicario del vescovo don Luigi Fabbri.
Nonostante l’ora mattutina, molti viterbesi, turisti e curiosi si sono radunati per assistere all’anteprima del trasporto di Dies Natalis, dimostrando l’importanza e l’attaccamento della comunità a questa tradizione secolare.
Un Percorso Impegnativo
Dies Natalis ha attraversato diversi punti critici lungo il percorso, sfiorando gli angoli dei palazzi tra via Roma e il Corso. I momenti più delicati si sono verificati tra la fine di via Roma e l’inizio di piazza delle Erbe, davanti alla chiesa del Suffragio e nel tratto fino a Sant’Egidio. Tre sono state le soste principali: piazza delle Erbe, la chiesa del Suffragio e la chiesa di Sant’Egidio. La Macchina è arrivata a piazza del Teatro alle 7:30, dove ha eseguito la tradizionale girata, dedicata alle suore del monastero di Santa Rosa.
Una Tradizione Che Si Rinnova
La prova tecnica è una tradizione fondamentale che si ripete ad ogni esordio di una nuova Macchina. L’ultima prova di questo genere risale al 2015, per la Macchina “Gloria”. Rispetto a nove anni fa, questa volta il traliccio non è stato portato da San Sisto al Comune, ma da piazza del Plebiscito a piazza del Teatro. L’obiettivo principale della prova era verificare il comportamento e i movimenti della struttura, nonché la sua tenuta lungo il percorso, in particolare nelle parti più strette come il Corso.
Sicurezza e Preparazione
La prova del traliccio è essenziale per garantire la sicurezza dei facchini, della città e di tutti coloro che assisteranno al trasporto del 3 settembre. Il peso che i facchini hanno sostenuto durante la prova era quello reale, rendendo questo evento un’importante occasione per familiarizzare con Dies Natalis e con le sfide del percorso. Eventuali problemi rilevati durante la prova possono essere affrontati e risolti in tempo per l’evento ufficiale.
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La prova tecnica di Dies Natalis ha dimostrato ancora una volta l’importanza della preparazione e della tradizione nella celebrazione della Macchina di Santa Rosa. La comunità di Viterbo, insieme alle autorità locali e ai facchini, continua a onorare questa tradizione con dedizione e passione, assicurando che ogni trasporto sia sicuro e memorabile per tutti.