Viterbo – Frontini: “L’amministrazione ha fatto ‘all in’ nel centro storico”

La prima cittadina è tornata a ribadire come la giunta da lei guidata stia puntando tutto sul recupero e la riqualificazione del centro della città, a partire da Piazza Fontana Grande

VITERBO – Si torna a parlare di centro storico in sede di consiglio comunale, un argomento che torna in auge al seguito di alcune domande poste dal consigliere Giulio Marini (FI-Fondazione-UDC) in cerca di rassicurazioni sulla realizzazione del mercato coperto presso l’ex tribunale di Piazza Fontana Grande.

“In quel luogo – come ha ricordato Marini – è presente una cappella del 1200 mostrante degli affreschi del pittore Romanelli. Perché questo luogo, per l’amministrazione, dovrà essere utilizzato per una forma commerciale e non artistica?”.

A rispondere all’ex sindaco ci ha pensato la prima cittadina attuale, Chiara Frontini, tra le promoter del progetto – finanziato anche con fondi PNRR – che da sempre è un cavallo di battaglia del movimento Viterbo2020.

“Il mercato coperto a piazza Fontana Grande – ha dichiarato la prima cittadina – sarà una cerniera di carattere turistico-culturale e commerciale in grado di riportare persone e movimento in una parte del centro storico che da tempo era un po’ lasciata se stessa”.

Frontini ha poi voluto ribadire che “L’amministrazione e tutta Viterbo hanno deciso di fare ‘all-in’ nel centro storico”, ovvero puntare la maggior parte delle risorse a disposizione per rivitalizzare e sicuramente trasformare il cuore della città.

“La notizia della riapertura di Schenardi – ha ricordato la sindaca – così come l’arrivo, a settembre, di una importante realtà immobiliare che aprirà nel centro storico, sono chiari segni che c’è un interesse da parte di molti nell’investire nella città”.

Dichiarazioni sicuramente importanti, che però stridono ancora con la percezione di una buona parte degli imprenditori del centro storico, ormai stanchi di osservare un lento declino della città dentro le mura, dove la microcriminalità sembra crescere costantemente insieme al degrado.