Intorno alle 16 ennesimo ubriaco molestatore nella piazza teatro delle coltellate di ieri sera. L’assessore Marco Fedele: “Riporteremo la luce nel sottopasso e nei giardini oltre ad aumentare la videosorveglianza”
MONTALTO DI CASTRO – Definire alcune zone di Montalto di Castro simili alle favelas brasiliane non è esagerato. Piazzale Tarquinia, quella della fermata degli autobus davanti al teatro Lea Padovani, a poche decine di metri dalla caserma dei carabinieri può essere considerata tale.
Un bar frequentato da stranieri di ogni nazionalità. Molti dei quali impegnati in lavori faticosi. Posto ideale per refrigerarsi con vino e alcol. Gestito da cinesi. Nel centro della piazza una sala d’attesa sempre piena di stranieri che bivaccano, si godono il fresco, smartphone immancabile in mano così come la bottiglia di birra.
Siamo tornati in quella piazza per fotografare qualcosa della rissa di ieri e ci siamo imbattuti, nostro malgrado, nell’ennesimo africano ubriaco che si è spogliato, bottiglia di rum appena acquistata a pochi euro e come se non bastasse il barista cinese gli passa anche un bicchiere di vino rosso nonostante sia evidente lo stato psico fisico alterato dell’uomo.
I giardinetti dove ci sono i residui bellici della Grande guerra sono in mano loro. Difficile vedere qualcuno che non sia extracomunitario. Di italiani neanche l’ombra.
In questo giardino pubblico si trova il sottopasso per attraversare la strada. Quello che ieri abbiamo attraversato nel buio più totale.
L’assessore Marco Fedele, raggiunto telefonicamente ci ha dichiarato: “Hanno distrutto tutto. Reso buio il sottopassaggio e i giardini per avere piena complicità durante le ore notturne. Rimetteremo in sesto anche il sistema di videosorveglianza sia del sottopassaggio che dei giardini per garantire più sicurezza ai nostri concittadini”.
Dobbiamo fare un plauso alla sindaca Emanuela Socciarelli che ieri è stata presente a tutte le fasi di intervento delle forze dell’ordine e quelle sanitarie. La sua presenza ha garantito l’immediato ottenimento dei Tso (trattamento sanitario obbligatorio) che ha permesso di sedare il più facinoroso ed assicurarlo ad un istituto di cura nell’attesa che la Procura decida per il suo destino.
Se ieri sera non c’è scappato il morto lo si deve al pronto intervento delle forze dell’ordine che hanno saputo fronteggiare la situazione al meglio.