Incontro tra mille polemiche, Khelif era già stata squalificata ai mondiali di boxe per l’eccessivo testosterone
FRANCIA – Meno di cinquanta secondi, questa la durata dell’incontro olimpico tra la pugile italiana Angela Carini e l’algerina “intersex” Imane Khelif, visibilmente più grande – forse troppo – rispetto alla sua avversaria donna.
“Fa troppo male”, si legge dal labiale della Carini, dopo aver ricevuto i primi, violenti, pugni al volto. Poi la scelta di arrendersi, lo scoppio in lacrime sul ring. Una scelta che sicuramente genererà polemiche, ma che ha voluto sottolineare l’evidentissima lotta impari tra le due. Imane Khelif, infatti, è una pugile dotata di un livello di testosterone altissimo, che già in passato l’aveva fatta escludere dai mondiali di boxe. Alle Olimpiadi 2024 in Francia, invece, il parere è stato positivo, forse anche in nome dell’inclusività a tutti i costi, che sta facendo sballare tutti i canoni dello sport, generando sempre più chiacchiericcio non solo tra i tifosi di tutto il mondo, ma anche tra la politica, schierata dall’una o dall’altra parte.
Angela Carini, dopo la rinuncia, ha lasciato il ring ignorando l’avversaria in maniera più che plateale, volendo forse sottolineare l’ingiustizia, o quantomeno la confusione nelle regole che ha caratterizzato questo incontro decisamente atipico.
“Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione – ha poi commentato l’italiana 25enne – se questa ragazza è qui ci sarà un motivo, io sono salita sul ring e ho combattuto nonostante le mille polemiche che ci sono state. Ero salita sul ring anche per mio padre, in fin di vita durante la scorsa Olimpiade. Questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l’ultimo chilometro, ma ho sentito dei colpi troppo forti e se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia”.