Il sindaco incapace di prendere in mano la situazione se la prende col suo predecessore. Nessuno rispetta le regole (cittadini e non solo) e per la Riecam è come lavorare nel terzo mondo
TARQUINIA – Il sindaco Francesco Sposetti sul caos rifiuti si nasconde o meglio sfugge alle proprie responsabilità col ritornello “è colpa della passata amministrazione”.
No. La colpa è la sua e del suo assessore Sandro Celli che ancora non hanno capito qual è il problema e, soprattutto, come intervenire in supporto alla società che si è aggiudicata l’appalto della raccolta dei rifiuti che si è trovata davanti una situazione di inciviltà da terzo mondo.
C’era da aspettarselo, in campagna elettorale è stato un mantra “via tutte le regole imposte da Giulivi”. L’ex sindaco troppo severo contro i trasgressori e soprattutto intransigente. Oggi i tempi sono cambiati e le regole sono soltanto frasi scritte con l’inchiostro. Niente regole o giù di lì e occhi bendati davanti alle evidenze.
Abbiamo scritto diversi articoli sulla vicenda, prendendocela proprio con chi responsabilità abbiamo scoperto non ne ha e cioè la Riecam che sta facendo di tutto e forse troppo per riportare decoro e dignità a Tarquinia e Tarquinia Lido.
CALENDARIO-PERPETUO_TARQUINIA_MIE_LIDO-E-SANTAGOSTINO_2024-3Scriviamo questo perché ieri, da buoni cronisti di strada, abbiamo deciso di farci un giro per la città e vedere da vicino le criticità della raccolta dei rifiuti e quello che abbiamo scoperto è davvero sconcertante.
I cittadini, la maggior parte, non rispetta le regole. Non ha capito il funzionamento della raccolta differenziata. Come conferire i rifiuti, in quali giorni e a quale ora. I fogli illustrativi praticamente non sono serviti a niente.
L’amministrazione deve rimboccarsi le maniche. La festa e l’ubriacatura della vittoria elettorale è finita. Serve una campagna di informazione fatta in modo radicale ed efficace. Anche in questo caso funziona il porta a porta. Chi non si adegua deve essere sanzionato. Senza sconti. Ci sono le isole ecologiche aperte e vigilate. Non possono esserci dubbi su dove gettare i rifiuti in caso di emergenza.
Ci sono gli info point dove ritirare i nuovi mastelli e chiedere informazioni.
Mentre facevamo questa riflessione abbiamo scoperto qualcosa di incredibile. Sconcertante e inammissibile. Parliamo delle attività rientranti negli HORECA:
CALENDARIO-PERPETUO_TARQUINIA_HORECA_2024I ristoratori al centro sono i più rispettosi delle regole così come quelli de Lido fatta qualche rara eccezione.
Quello che emerge di incredibile è come molti stabilimenti balneari e soprattutto i campeggi non rispettano le regole della raccolta differenziata. Questo provocherà un inevitabile aumento delle tariffe di conferimento dei rifiuti in discarica a suona come una beffa per i cittadini che invece rispettano le regole
I campeggi non differenziano. Buttano tutti i rifiuti mischiati insieme. Vetro, plastica, metalli, umido, tutto in barba ad ogni regola e calendario. Ficcano tutto dentro i secchioni finché c’è spazio poi li lasciano fuori.
I titolari hanno partecipato alle riunioni ma a quanto pare si sono rifiutati di adeguarsi alle regole (almeno per il momento) e soprattutto di istruire i frequentatori dei campeggi che non sono neanche a conoscenza su come conferire i rifiuti.
Non vogliono adeguarsi e il sindaco con l’assessore non mandano i vigili urbani a sanzionare i trasgressori imponendo così il rispetto delle regole così come deve essere per tutti.
Abbiamo quindi raccolto una serie di fotografie eloquenti che dimostrano come la colpa non è certo di chi non c’è più al vertice politico dell’amministrazione né tantomeno di chi accoglie i rifiuti.
CALENDARIO-PERPETUO_TARQUINIA_ESTIVO_CAMPEGGI_2024Gli operatori della Riecam continuano a censurare il comportamento dei trasgressori mettendo i bollini del “rifiuto non conforme” ma anche questo sembra servire a poco.
Anche la pulizia delle strade, in alcune vie del lido, è praticamente impossibile usando le spazzatrici perché il manto stradale è divelto dalle radici dei pini.
Dunque gli operatori ecologici, per buona pace degli ambientalisti, sono costretti a spazzare a mano aghi di pino e cartacce varie ma non possono passare l’acqua.
Guardare le immagini fa rabbrividire. Una società che non rispetta le regole non crescerà mai e potrà solo regredire.
Nelle foto che seguono è evidente come i rifiuti vengano conferiti in modo confuso e sbagliato. Non possiamo immaginare che siano tutti ignoranti ma semplicemente furbi e menefreghisti. Alla faccia della svolta verde.