Acquapendente – Brenci e Sarti: “Dalle promesse e bugie di Zingaretti alla pioggia di finanziamenti di Rocca”

ACQUAPENDENTE – Abbiamo seguito con grande attenzione le polemiche relative all’ospedale di Acquapendente. E, dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco Terrosi e della consigliera Friggi, non possiamo nascondere l’imbarazzo di fronte alla chiara ed inequivocabile strumentalizzazione di una tematica sentita dai cittadini come la sanità.

In qualità di consiglieri comunali sentiamo il dovere di intervenire per ripristinare la verità dei fatti per quel che riguarda il nostro ospedale, diventato oggetto di una mistificazione da parte del Partito democratico e di Forza Italia, ormai sempre più in confusione.
Il sindaco Terrosi, eletta anche nel comitato di rappresentanza dei sindaci per la sanità, chiede di lasciare invariata l’organizzazione dell’ospedale. E, in effetti, il commissario Asl Egisto Bianconi, non aveva in alcun modo proposto una modifica o un depotenziamento dell’organizzazione stessa, ma l’afferenza di alcune unità operative semplici a quelle complesse di Belcolle. Questo non significa che Acquapendente avrebbe perso dei reparti, come erroneamente paventato, ma che l’attività sarebbe stata semmai potenziata.

Ad esempio, nel caso della chirurgia, afferire all’unità complessa creerebbe una sinergia per produrre maggiori volumi di attività rispetto ad ora, visto che per gli interventi deve muoversi comunque l’equipe di Belcolle. Anche perché, come sappiamo, quasi nessuno ad oggi sceglie di venire a lavorare ad Acquapendente. Siamo certi che non sia così, ma non vorremmo che dietro questa ferma opposizione al collegamento funzionale delle unità semplici a quelle complesse si celino motivazioni ad personam, in contrapposizione a quella che sarebbe una prospettiva di crescita e di miglioramento qualitativo dei servizi attualmente erogati.

Per quanto riguarda la petizione lanciata dalle consigliere di Forza Italia, Friggi e Agostini, ci limitiamo a dire che gli scenari di smantellamento descritti sono completamente infondati. Troviamo assurdo parlare di smantellamento quando la Regione Lazio ha finanziato la costruzione da zero del nuovo ospedale di Acquapendente investendo circa 40 milioni di euro. Evidentemente, Friggi e Agostini vivono in una dimensione tutta loro, ben distante dalla realtà. Entro il 2024 inizieranno i lavori per la costruzione del nosocomio, che nascerà con l’ambizione di diventare un presidio sanitario pronto ad accogliere non solo gli aquesiani ma anche gli utenti dell’Alta Tuscia, dell’Umbria e della Toscana. Non a caso, anche la stessa Terrosi si è dissociata dalla petizione, affermando che gli scenari descritti da Friggi e Agostini non sono previsti nell’atto aziendale.
Appare dunque evidente come Pd e Forza Italia, ad Acquapendente, siano sempre più in confusione, costretti a dover utilizzare un argomento serio come la sanità per seminare il panico tra i cittadini e tentare di racimolare qualche consenso. Il risultato è che, anche in una battaglia che dovrebbe vederli uniti, finiscono alla fine per dividersi. Se questo deve essere il futuro dell’amministrazione comunale, siamo certi che gli aquesiani saranno i primi a bocciare un progetto che si è dimostrato fallimentare ancor prima di presentarsi alle elezioni.
È bene che i cittadini sappiano che, se oggi l’ospedale di Acquapendente può sperare in un futuro migliore, è solo grazie all’intervento dell’amministrazione Rocca, che ha deciso di investire sul personale ospedaliero e sulle opere pubbliche nel nostro territorio dopo le macerie lasciate dal decennio targato Zingaretti. È stata infatti l’allora giunta dem a bloccare le assunzioni nella sanità e a depotenziare gli ospedali periferici, mettendo, loro sì, a rischio chiusura decine di presidi nella Tuscia e in tutto il Lazio. Ed è ai limiti del ridicolo che oggi il sindaco Terrosi, ignorando il disastro di Zingaretti, tenti di dare le colpe alle precedenti giunte regionali.
Vogliamo infine complimentarci con i consiglieri regionali Sabatini e Zelli per l’ottimo lavoro a tutela del territorio e complimentarci con il commissario Asl, Egisto Bianconi, per aver redatto un piano in cui, finalmente, Acquapendente torna a giocare un ruolo importante nella sanità provinciale e ribadiamo, a tal proposito, l’intenzione del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a collaborare per avanzare proposte utili al definitivo rilancio dell’ospedale.