Inascoltate le denunce (anche in Procura) fatte negli ultimi anni dall’ex sindaco Alessandro Giulivi
TARQUINIA – Nel 62,5% dei punti di prelievo sono stati riscontrati livelli di inquinamento superiori ai limiti consentiti a fronte di una media nazionale che si attesta intorno al 37%.
Il mare laziale è inquinato e il bilancio finale di Goletta Verde e Goletta dei Laghi – presentato martedì a Roma da Legambiente – lo conferma. Le due iniziative, come ogni anno, hanno monitorato la presenza di microrganismi di origine fecale, secondo le normative vigenti, per valutare lo stato di salute delle acque. Tra i punti più problematici, spicca la foce del fiume Marta a Tarquinia mentre la foce del Fiora a Montalto di Castro rientra nei limiti.
Altri punti critici nel Lazio sono stati registrati alla foce del Rio Vaccina a Ladispoli, al canale di via Filadelfia a Torvajanica e alla foce del Rio Torto ad Ardea. Anche più a sud, la situazione non migliora, con risultati allarmanti a Fondi, presso lo sbocco del depuratore privato nel canale Sant’Anastasia, e a Formia, alla foce del Rio Santacroce. Il quadro appare decisamente migliore per quanto riguarda i laghi, nei quali Legambiente ha effettuato 25 prelievi. Solo 3 di questi hanno dato esito negativo, indicando una buona qualità generale delle acque lacustri. In particolare, i prelievi effettuati nei laghi viterbesi di Vico e Bolsena hanno confermano l’assenza di inquinamento da batteri fecali.