Tarquinia – Siccità, l’Università Agraria fa scorte: riempite le cisterne di riserva per assicurare l’acqua al bestiame

TARQUINIA – E’ tempo di agire. L’Università Agraria di Tarquinia in questi giorni ha provveduto a riempire le cisterne di riserva per assicurare l’acqua destinata al bestiame.

Con la siccità estiva, infatti, anche le falde acquifere dei pozzi in località La Roccaccia hanno registrato un forte ridimensionamento.

Questo ha creato problemi per garantire l’acqua destinata al bestiame dell’Università Agraria. Per questo l’ente di via Garibaldi ha incaricato i volontari dell’Aeopc di riempire le cisterne con le autobotti.

«Da lunedì abbiamo riscontrato la carenza di acqua per il bestiame – spiega il presidente dell’Università Agraria, Alberto Riglietti – appena i dipendenti ci hanno segnalato il problema, abbiamo tempestivamente attivato l’autobotte da 10.000 litri dell’Aeopc che ha versato acqua nelle cisterne di riserva al centro aziendale. L’approvvigionamento di acqua con l’autobotte proseguirà fino a riempire le tre cisterne che complessivamente hanno una capienza di 30.000 litri».

«Nei prossimi giorni – conclude Riglietti- effettueremo un monitoraggio per accertare se il livello delle falde si sia rialzato. In caso di perdurante siccità, proseguiremo l’utilizzo dell’autobotte per consentire al bestiame di abbeverarsi». Sulla base delle previsioni per i prossimi giorni, sembra plausibile pensare che il problema possa ridimensionarsi, visto l’arrivo di abbondanti piogge.