Una targa in ricordo dell’uomo che fu un esempio di impegno civile e giustizia sociale
TARQUINIA – A quasi quattordici anni dalla sua scomparsa, Tarquinia si appresta a ricordare Luigi Daga, figura emblematica della politica locale e nazionale, con una cerimonia d’intitolazione dello slargo di Porto Clementino, al Lido di Tarquinia, in suo onore. Questo luogo, tra i più cari al politico, sarà il simbolo tangibile di un’eredità fatta di impegno civile, giustizia sociale e una strenua difesa dei valori della legalità e della trasparenza.
L’iniziativa, promossa dall’ex amministrazione Giulivi e avviata nel 2023, arriva ora a compimento, con la posa di una targa a pochi passi da quella che fu la casa di Daga e dalla sede dell’AVAD, l’associazione per la quale egli si è speso a lungo tra politica, volontariato e legalità. Luigi Daga è stato il sindaco più giovane della storia di Tarquinia, ma la sua carriera politica è andata ben oltre, lasciando un segno indelebile in Regione e Provincia.
Convinto riformatore e attivista, Daga si è battuto per una politica che partisse dal basso e fosse al servizio del territorio. La sua ferma opposizione alla centrale a carbone di Civitavecchia e le sue denunce contro le infiltrazioni mafiose nell’Alto Lazio e nella Tuscia testimoniano il suo intransigente impegno per la salvaguardia dell’ambiente e della legalità.
Ugo Sposetti, onorevole e suo collega, lo ricorda come un uomo di grande coraggio e dignità, capace di difendere le proprie posizioni anche a costo di sacrifici personali. Nonostante la grave malattia che lo affliggeva, Daga non ha mai smesso di lottare per i più deboli e per coloro che avevano bisogno di una voce forte e chiara in loro difesa.
La sua carriera politica è stata ricca e diversificata: oltre a essere consigliere e assessore agli Enti locali in Regione, è stato anche assessore e vicepresidente della Provincia di Viterbo. Negli anni ’80 ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale della CNA e negli ultimi anni della sua vita, ha combattuto contro le infiltrazioni mafiose, collaborando con l’associazione Caponnetto.
Oltre che politico e attivista, Daga è stato anche un prolifico scrittore. Nel 2008 presentò il libro-dossier “Il Salasso – Le mani sulla salute”, una dura critica al sistema sanitario viterbese, denunciando l’influenza delle lobby partitiche. Scriveva regolarmente sul mensile “Tarquinia Città”, e non esitava a porre domande scomode e a denunciare le ingiustizie che osservava, come testimonia il suo celebre articolo in cui si chiedeva retoricamente se dovesse abbandonare le sue battaglie, ribadendo il suo impegno contro il carbone e la mafia.
Lo scorso anno, la Sinistra Italiana di Tarquinia ha reso omaggio a Daga intitolandogli il circolo cittadino, un tributo a una figura che incarnava una politica di sinistra ancora salda nei suoi principi civili e sociali.
In vista della cerimonia, la famiglia di Luigi Daga ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare, per ricordare un uomo il cui esempio continua a ispirare nuove generazioni.