VITERBO – Al Rocchi si è respirata un’aria di festa, anche se il risultato finale non ha premiato l’FC Viterbo. La squadra gialloblù è finalmente tornata a giocare “in casa” dopo un lungo braccio di ferro con il Comune, rappresentato dalla sindaca Chiara Frontini. La disputa, che ha tenuto tifosi e giocatori con il fiato sospeso, si è finalmente risolta: l’impianto è stato temporaneamente affidato al club, permettendo così alla squadra di tornare a calcare il terreno di gioco del Rocchi.
L’esordio casalingo è avvenuto nella terza giornata di campionato contro il Pomezia. Una partita che ha visto i padroni di casa lottare con determinazione, ma purtroppo è stata decisa da un unico gol, segnato da Massella al 21’. Il risultato, una sconfitta di misura per l’FC Viterbo, ha lasciato un velo di delusione tra i tifosi, ma non ha scalfito la gioia di poter finalmente supportare la propria squadra nel loro storico stadio.
Il pubblico, infatti, ha risposto in maniera importante, riempiendo le gradinate e la curva del Rocchi, creando un’atmosfera carica di emozione e nostalgia. Tuttavia, la festa è stata parzialmente rovinata dalle pesanti contestazioni all’assessore Aronne, bersagliato dai cori della curva e da qualche voce anche proveniente dalla tribuna. Segno evidente che, nonostante la riconquista temporanea del campo, il rapporto tra la tifoseria e le istituzioni locali resta teso.
Sul piano sportivo, la squadra, composta da molti giovani, ha mostrato di avere ancora molta strada da fare per poter competere ai vertici del campionato. Nonostante la presenza in panchina di un tecnico esperto come Lillo Puccica, considerato un “mago” del calcio, si prospetta una stagione difficile e piena di sofferenze. Tuttavia, il ritorno al Rocchi rappresenta un primo, fondamentale passo verso un futuro più luminoso, sia per il club che per i suoi tifosi.