VITERBO – “Mio figlio è autistico e non ha un insegnante di sostegno”. La denuncia di una mamma residente a Viterbo, che circola da qualche giorno sui social, parla di un piccolo studente della scuola primaria dell’istituto Ellera (distaccamento di Bagnaia).
La donna esprime preoccupazione per gli studi di suo figlio che logicamente sono ostacolati da questa assurda situazione.
“Ciò che chiedo – scrive la donna – è una continuità scolastica laddove sia possibile. Non possiamo aspettare un algoritmo che fa ciò che vuole, questi bambini non possono sottostare a un cervello artificiale ma umano. Gli inabili e i minorati hanno il diritto all’educazione, all’avviamento professionale e lo stato vi provvede con organi ed istituti predisposti. Lo sancisce l’articolo 38 della nostra Costituzione”.
“La cosa più aberrante – prosegue la lettera – è che lo scorso anno mio figlio aveva un’assistente validissima con la quale era entrato in sintonia, costruendo con lei un ottimo rapporto educativo. Ma quest’anno non l’hanno riassegnata, lasciandola tutt’oggi ancora a casa senza cattedra. La scuola si chiude a Ggugno e in tutto questo tempo non sono riusciti a trovare un’insegnante per lui”.