L’avvocato Barelli (versione Salgariana dei Predoni del Deserto) potrebbe essere stato il grande “suggeritore” visti i rapporti con Caffeina
VASANELLO – Nell’intricata vicenda Vasanello-Camerun che vede “ballare” oltre un milione di euro sono molti i punti che non tornano e quelli dai contorni poco lineari.
Uno di questi ruota, senza dubbio, intorno alla determina 681 del 22/07/2024, con la quale si stabilisce il trasferimento fondi Regrating alla società Clirap Italia.
La traduzione italiana del termine regrating è, “accaparrare, fare incetta”. E mai, come in questo caso il termine sembra più appropriato.
Con uno sbrigativo affidamento diretto, infatti, il progetto in questione è stato affidato alla Clirap Italia, con sede in Vercelli, per un totale di oltre 102.000 euro, che così, senza colpo ferire, sono stati travasati nelle casse della società, con un semplice rendiconto delle spese.
Un’operazione che appare quanto mai frettolosa ed inopportuna, poiché si tratta di una somma ingente e, soprattutto, visto che non è chiaro per quale attività sia stata liquidata.
“Dato atto che il progetto suddetto prevede una quota assegnata direttamente al Comune di Vasanello per azioni di Re Granting di € 102.000,00;
Vista la Determinazione n° 86 del 29/01/2024 con la quale è stata approvata la manifestazione d’interesse finalizzata ad individuare un soggetto per la realizzazione delle iniziative di re-granting relativamente al progetto “Partenariati comunali per l’emergenza epidemiologica COVID-19 ;
Vista la determinazione n° 550 del 10/06/2024 con la quale l’iniziativa di re-granting veniva affidata direttamente all’Associazione Clirap Italia (Circolo Culturale per la Promozione delle lingue, lo sviluppo e la Pace) con sede in Vercelli Via Restano 145 CF. e P.iva 94044470022;
Visto il progetto, acquisito al protocollo dell’ente con n. 1022 del 05/02/2024, ricevuto dalla Clirap Italia (Circolo Culturale per la Promozione delle lingue, lo sviluppo e la Pace) con sede in Vercelli Via Restano 145 CF. e P.iva 94044470022;”
A questo punto è necessario approfondire natura e finalità della Clirap, visto il suo ingresso in pompa magna da Vercelli a Vasanello, che già in termini di distanza appare alquanto strano.
Il primo interrogativo che sorge spontaneo è come abbiano fatto sindaco Vestri ed assessore Martines a conoscere la società.
Spulciando tra le varie attività dell’azienda però il dubbio viene ben presto fugato.
La Clirap è infatti, una vecchia conoscenza di Caffeina, avendo curato diversi progetti per suo conto, a partire dal gemellaggio con l’Emporio Letterario di Pienza grazie al quale nasce “l’eccezionale partecipazione” di Roger Milla, ex calciatore della nazionale del Camerun alla manifestazione.
O ancora alla partecipazione al Salone Internazionale del libro di Youndè nello stand del teatro Caffeina. Quindi, molto probabilmente, ad aver fatto il nome della Clirap potrebbe essere stato, quasi di sicuro, l’onnipresente Giacomo Barelli, all’epoca ancora marito della Martines.
L’attività principale dell’associazione, come si evince dal sito, è l’organizzazione di “corsi di lingua a tutti i livelli, dal livello elementare (A 1, A2) al livello superiore (C1, C2) passando per i livelli intermedi B1 e B2. Le lingue insegnate sono: italiano, tedesco, inglese, spagnolo, e lingue africane (Yemba, Ewondo, Douala (Camerun), Ewe (Togo). Queste lingue sono insegnate per scopi come studi universitari e scolastici, ricongiungimento familiare, affari, interculturalità: turismo e cooperazione.”
Ed inoltre: “sostegno allo sviluppo dei paesi africani nonché delle comunità africani residenti all’estero. Per raggiungere tale scopo, il CLIRAP quotidianamente svolge le seguenti attività:
– Fornire ai giovani africani informazioni sui pericoli e i rischi dell’emigrazione clandestina;
– Orientare gli aspiranti africani alle università nella scelta dei corsi di Laurea/ formazione professionale più adatte alle esigenze attuali del continente africano.
– Assicurare l’intermediazione culturale ai fini della diffusione e la promozione delle lingue straniere e africane;
– Forte sensibilizzazione
tramite varie conferenze sui rischi e i vantaggi di ogni scelta (Paese, città, università, corso di studio, ecc.);
– Incoraggiare i neolaureati africani presso università e grandi scuole europee, americane e asiatiche, a tornare in Africa per stimolare il suo sviluppo;
regrating– Assistenza, informazioni e orientamento relativi alle pratiche di richiesta di visto per studi e ricongiungimento familiare, e richiesta della cittadinanza;
– Promozione del turismo africano attraverso la valorizzazione dei grandi siti, eventi e feste culturali del continente;
– Traduzione e mediazione linguistica e culturale;”
Alla luce di tutte queste informazioni si può ben dire, insomma, che l’attività di regrating-incetta è perfettamente riuscita: 102.000 euro euro per corsi di lingua o su assistenza per le pratiche di richiesta visto sono sicuramente un bell’“acchiappo”.