ROMA – Sei mesi di squalifica e ammenda da 50 mila euro.
È questo il provvedimento della Aquatics integrity unit della World aquatics contro la nazionale italiana di pallanuoto maschile per la protesta contro la direzione arbitrale ai Giochi di Parigi. Presente anche il giocatore civitavecchiese Marco Del Lungo.
La Federazione italiana nuoto (Fin) ha annunciato che non farà ricorso.
“Come è noto i ricorsi avanzati dalla Federnuoto nelle 36 ore successive alla partita – si legge nella nota della Fin –, seppur respinti, avevano portato all’ammissione da parte degli organi preposti della World aquatics della mancanza di violenza e intenzionalità nell’azione di Francesco Condemi, che dunque era regolare. Infatti il giocatore non è stato squalificato per le partite successive, ovvero le semifinali e finali per il quinto/settimo posto. Pertanto il 3-3 segnato dall’attaccante del Settebello contro l’Ungheria era valido.
L’attaccante non sarebbe dovuto essere espulso, l’Italia non avrebbe dovuto giocare 4 minuti in meno, i magiari non avrebbero dovuto beneficiare del rigore del 4-2. Ciò premesso, ed acquisiti gli atti, la Federnuoto non farà ricorso. Nel contempo ribadisce la necessità che la giuria abbia a disposizione strumenti tecnici di alto livello professionale, onde evitare la possibilità che si ripetano errori tanto clamorosi quanto lesivi per l’immagine della pallanuoto.
La Federnuoto, consapevole delle potenzialità della squadra nazionale e condividendone le ambizioni, coglie l’occasione per ringraziare dirigenti, tecnici, atleti e staff per il percorso del triennio 2021-2024 durante il quale sono stati conquistati due argenti mondiali (con finali perse ai rigori a Budapest 2022 e Doha 2024), un bronzo europeo (Zagabria 2024) ed è stata vinta per la prima volta la World league”.