Capodimonte – Vincenzo Aiello, l’Esercito come seconda casa: “Ne terremo sempre vivo il ricordo”

CAPODIMONTE – Per Vincenzo Aiello l’esercito era una famiglia. Il 45enne, originario di Catanzaro, non era sposato e non aveva figli. Proprio per questo considerava il 185esimo Reggimento paracadutisti Ricognizione ed acquisizione obiettivi Folgore, di cui faceva parte, come una seconda casa.

L’uomo è stato recuperato senza vita nella giornata di ieri, mercoledì 23 ottobre, nel lago di Bolsena. Dopo un lancio, probabilmente per simulare un salvataggio con l’elicottero, è finito nel lago ma non è più riemerso. È subito scattato l’allarme ma le ricerche, in poche ore, hanno riportato al recupero del cadavere che si trovava a 25 metri di profondità.

“L’Esercito tutto si stringe idealmente intorno alla famiglia del sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello in questo momento di grande dolore – ha scritto l’Esercito italiano –. Ne piangiamo la scomparsa e ne terremo sempre vivo il ricordo”.

Tanti i messaggi di cordoglio anche dalla Tuscia. 

Il sindaco di Capodimonte, Mario Fanelli, ha espresso “I sentimenti di più profondo cordoglio alla famiglia e ai militari dell’Esercito italiano, per la perdita del sergente maggiore Vincenzo Aiello, caduto in servizio durante una attività addestrativa nelle acque del lago di Bolsena antistanti Capodimonte“. Il primo cittadino di Bagnoregio, Luca Profili, ha inviato le “Condoglianze alla famiglia del sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello, tragicamente deceduto al lago di Bolsena, durante un’esercitazione“.

Anche il ministero della Difesa, tramite il ministro Guido Crosetto, ha espresso “I sentimenti del più profondo cordoglio e un ideale abbraccio ai familiari e ai colleghi del sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello dell’Esercito Italiano, tragicamente scomparso nel corso di un’attività addestrativa”.

Capodimonte – Dolore per la morte di Vincenzo Aiello: “Tutta la famiglia dell’Esercito si stringe attorno ai suoi cari”