Il Pm ha disposto l’autopsia sulla salma di Mario Pasquale Scannelli e una consulenza tecnica cinematica
CERVETERI – La Procura di Civitavecchia intende fare piena luce sul tragico, e ancora avvolto da molte ombre, incidente occorso lo scorso 4 novembre 2024, verso le 18, in via Doganale, all’altezza del civico 131, a Cerveteri (Roma) e costato la vita a Mario Pasquale Scannelli (in foto), 68 anni, residente a Roma nel quartiere Tragliatella: com’è tristemente noto, la vittima, artigiano edile in pensione, è rimasto in panne per un’avaria con il suo furgone Fiat Iveco e ha accostato il più possibile sulla destra della carreggiata quand’è sopraggiunto dalle sue spalle, quindi nello stesso senso di marcia, con direzione Bracciano-Roma, un camion Iveco Magirus condotto da C. M., 63 anni, di Ladispoli (Roma), che ha inopinatamente tamponato con estrema violenza il veicolo fermo, per cause che saranno oggetto dell’inchiesta della magistratura. Un impatto tremendo che non ha lasciato scampo al sessantottenne, deceduto praticamente sul colpo in seguito ai gravissimi politraumi riportati.
Il Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale, la dott.ssa Katia Marino, ha subito iscritto nel registro degli indagati il conducente del mezzo pesante per l’ipotesi di reato di omicidio stradale, con l’accusa di aver causato la morte di Scannelli “per colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e violazione della disciplina sulla circolazione stradale” per citare l’atto con cui il Sostituto Procuratore ha convalidato il sequestro dei veicoli operato nell’immediatezza dalla polizia locale di Cerveteri, che ha rilevato il sinistro.
Ma adesso, inoltre, il magistrato inquirente ha anche disposto un doppio accertamento tecnico non ripetibile. Innanzitutto, ha ordinato l’autopsia sulla salma per stabilire con certezza le cause della morte e chiarire, sulla scorta delle lesività, se la vittima fosse a bordo del suo furgone al momento del tremendo urto da dietro o se sia stato investito dal camion mentre si trovava già fuori dell’abitacolo, a bordo strada, magari intento a controllare il motore del suo furgone o a sistemare il triangolo per segnalare il guasto. L’incarico per l’esame sarà conferito domani, giovedì 14 novembre, alle ore 10.30, al medico legale dott. Fabio Di Giorgio, del dipartimento di Sicurezza e Bioetica della sezione di Medicina Legale dell’Università Sacro Cuore di Roma: le operazioni peritali, che si svolgeranno presso la Medicina Legale del Policlinico Gemelli di Roma, inizieranno contestualmente alla nomina del Ctu e vi prenderà parte anche il medico legale dott. Antonio Grande quale consulente tecnico per la parte offesa messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso l’Area manager per il Lazio e responsabile della sede di Roma, Angelo Novelli, si sono affidati i familiari di Scannelli per fare chiarezza sui tragici fatti e ottenere giustizia.
La dott.ssa Marino, poi, ha disposto anche una consulenza tecnica cinematica per accertare con precisione la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente. L’incarico sarà conferito giovedì 21 novembre all’ingegner Francesco Pastorelli che dovrà chiarire, in particolare, le manovre di emergenza possibili e quelle effettivamente messe in atto dall’indagato e le possibilità di reciproco avvistamento da parte dei conducenti dei due mezzi coinvolti. Le operazioni peritali inizieranno l’indomani, venerdì 22 novembre, alle 9, dal deposito giudiziario dove si trovano i veicoli posti sotto sequestro, l’officina meccanica soccorso stradale Trionfo di Ladispoli, e anche in questo caso vi parteciperà un consulente di parte per la famiglia Scannelli fornito da Studio3A, il perito industriale Gianluca Penta.
Una volta conclusa l’autopsia, l’autorità giudiziaria darà il nulla osta alla sepoltura e i congiunti della vittima potranno allora fissare, finalmente, la data dei funerali: Mario Pasquale Scannelli ha lasciato in un immenso dolore la moglie, sei figli e due amati nipoti, che hanno accolto con estremo favore l’attenzione e lo scrupolo dimostrati dalla Procura per il loro caso e per dare loro delle risposte su cosa sia accaduto esattamente quel “maledetto” pomeriggio lungo via Doganale. Al riguardo, i familiari del pensionato rinnovano l’appello ad eventuali testimoni a riferire quanto abbiano visto alla polizia locale di Cerveteri o a Studio3A chiamando il numero verde 800090210.