Entrambe le amministrazioni vengono “bocciate” dall’avviso pubblico “Sicurezza in Comune” che ha messo a disposizione oltre due milioni di euro per l’installazione, l’implementazione e l’adeguamento dei sistemi di videosorveglianza
VITERBO – Videosorveglianza? No grazie.
Nonostante l’ondata di furti che ha colpito la Tuscia, e nonostante un’ottima iniziativa regionale per provare a prevenirli, i Comuni di Tarquinia e Viterbo danno l’ennesima prova della loro inadeguatezza nell’intercettare fondi e finanziamenti.
Nel caso specifico si parlava dell’avviso pubblico “Sicurezza in Comune” che ha concluso il suo iter e ha pubblicato la graduatoria definitiva. In totale sono 89 i Comuni beneficiari degli oltre due milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio per “l’installazione, l’implementazione e l’adeguamento dei sistemi di videosorveglianza e per la riqualificazione di aree degradate con una particolare incidenza di fenomeni criminali o ritenute critiche per la sicurezza, la vivibilità e la coesione sociale”.
In sostanza le amministrazioni erano invitate a presentare un progetto per favorire il controllo del territorio e prevenire i fenomeni di inciviltà urbana e degrado. Per la Tuscia ne sono arrivati ben 34 (su 60 Comuni presenti) ma la graduatoria, per Tarquinia e Viterbo, è impietosa.
In totale, sempre per quanto riguarda la Tuscia, la Regione ha approvato ben 19 proposte ma non quelle del capoluogo e di Tarquinia, peraltro i due Comuni più popolosi della provincia e tra i più colpiti dai furti, che sono arrivati rispettivamente terzultimo e penultimo con 38 e 35 punti. Una bocciatura senza appello come quella di Oriolo Romano, ultimo con 33 punti.
Basti pensare che le “prime della classe” come Capranica, Vetralla e Gradoli hanno ottenuto ben 67, 66 e ancora 66 punti ma anche le ultime tra le promosse, come Ischia di Castro e Calcata, sono riuscite a ottenere 56 e ancora 56 punti. Praticamente quasi il doppio di Viterbo e Tarquinia che, da quanto trapela, hanno sbagliato totalmente progetto e incassano l’ennesima perdita di fondi pubblici a favore dei cittadini.
Sul fallimento del sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti e del suo assessore di riferimento Enrico Leoni non c’era dubbi. Da quando si sono insediati hanno spento di tutto e lasciato campo libero alle scorribande in città. Specialmente nel centro storico. Mentre per Chiara Frontini, tra l’altro esperta di progettazione europea, i troppi tagli del nastro devono aver fatto perdere di vista l’obiettivo.
graduatoria sicurezza in comune