La 29enne morta improvvisamente il 30 dicembre a Capranica, era originaria di Bracciano e aveva i nonni ad Oriolo Romano, dove si è svolto oggi il funerale
ORIOLO ROMANO – E’ stata la chiesa di San Giorgio a Oriolo Romano ad ospitare il funerale di Valentina Materazzo, la giovane mamma 29enne, morta il 30 dicembre nella sua casa a Capranica dove viveva con le sue due bambine e il marito Giuseppe. Tragedia che si è consumata in pochi attimi, quando la ragazza si è improvvisamente accasciata al suolo priva di vita tra lo sgomento dei familiari.
Valentina, originaria di Bracciano, viveva a Capranica, ma ha passato gran parte della sua vita con i nonni che vivevano nella vicina Oriolo Romano, ed oggi, la stessa chiesa che l’aveva vista felice il giorno del suo matrimonio, celebrato sei anni fa dal parroco don Giorgio, l’ha accolta, tra due ali di folla, per l’ultimo saluto terreno.
E lo stesso sacerdote, che la conosceva bene, ha officiato oggi le sue esequie.
“Ho cercato di capire quali potevano essere le forme giuste per parlare alle persone raccolte qui, a tuo marito Giuseppe alle tue figlie, alla tua mamma, a tua sorella e tuo fratello, ai tuoi famigliari, e tutti quelli che ti hanno voluto bene per aiutarli ad affrontare un dolore così grande”.
Domande a cui è difficile dare risposte “Perché proprio a lei? Cosa è accaduto? Cosa
dobbiamo fare ora? Come prosegue la nostra vita? Come possiamo affrontare il pensiero della morte che abbiamo scoperto che ci abita?”.
Risposte introvabili “se non nella fede” come afferma il sacerdote.
“Non ci sono risposte pronte, ma su tutte, permettici di affidarci alla fede. Credo che ora, cara Valentina, tu possa contemplare un volto al quale speriamo di giungere tutti e davanti al quale possiamo ritrovarci un giorno. Quel Dio che in questi giorni ha pianto con noi. Lo stesso Dio che ha accompagnato e subito il dolore della croce del figlio, ti sorride e ti abbraccia. Nessuna morte, seppur crudele, è vana. Ma può generare speranza. Anche il piccolo chicco di grano sepolto sotto la terra può portare germoglio.
Allora anche dentro questo momento oso sperare che Dio ha qualcosa da dirci.
Ha una speranza per la vita intera.
Chi ti ha conosciuto può dire con ragione che, anche se hai bruscamente chiuso la tua vita terrena, hai vissuto “in pienezza”. Sei stata un dono per tutti.
Grazie cara Valentina, buon viaggio nelle braccia del Padre. Porta con te il nostro volto, i nostri nomi e da lassù guidaci perché possiamo generare vita e amore come hai fatto tu”.
Tre comunità in lutto si sono strette intorno ai familiari della giovane, privati in pochi istanti del loro affetto più grande, un decesso improvviso, le cui cause saranno stabilite dall’esame autoptico.