Latera – L’orrore a Villa Daniela: “Mammina mia aiutami, Dio mi raccomando a te dal dolore”, le sconvolgenti sofferenze di un’anziana

Una testimone: “Lì dentro tutti sapevano tutto. Io sono stata minacciata”

LATERA –  Cura e assistenza ad anziani in condizione di vulnerabilità fisica e spesso piscologica, questo il servizio che la casa di riposo Villa Daniela avrebbe dovuto garantire ai suoi ospiti.

Oltre venti 80enni lontani da familiari e parenti, a cui è stata invece riservata una gestione inumana, fatta di botte, parolacce, costrizioni e umiliazioni.

“Si sta male qui dentro… si sta tanto male. Ieri sera non ti rispondevo? ero chiusa…chiusa a letto co i cancelli e il telefono lo aveva preso lui e me l’hanno ridato stamani.

Mi ha legato le mani al letto e non c’avevo pe piglià il telefono.”

Le sconvolgenti parole d’aiuto di un’anziana ospite, lasciata per un intero pomeriggio con le feci nel pannolone, senza telefono, legata, con le sponde del letto alzate e il comodino lontano, così da non disturbare nessuno.

Figlia che dall’altra parte del telefono stenta a crederle, vista la gravità dei fatti. “Ti hanno messo il cancello ma che cosa racconti!”

“E allora se non ci credi fa’ come ti pare!! ….io ti dico la verità. La situazione mia non sai quanto é brutta, non te la puoi immaginare“.

L’anziana cerca di attirare l’attenzione su tutti, visto il dolore anche a causa di una cistite, ma nessuno degli operatori se ne preoccupa, anzi, quello che emerge è un’intolleranza generalizzata nei confronti della donna, costretta a immani sofferenze, testimoniate dalle strazianti parole pronunciate, “Che dolore… mammina aiutami. Dio mi raccomando a te mi schianta il dolore“,

E’ una spirale indicibile di violenze fisiche e verbali quella che emerge dalle intercettazioni e dalla testimonianza di una ex operatrice, e con lei altre due, che ha denunciato ai carabinieri i crimini.

“Episodi ingiustificati e gratuiti che accadevano quotidianamente“, dichiarerà la donna.  “Per brigarsi a finire il turno li facevano cenare alle 17.30 e neanche glielo davano il cibo  mandandoli a letto affamati. Io di nascosto gli portavo biscotti o frutta trovandoli spesso molti assetati chi disturbava veniva imbottito di sonniferi e lasciato dormire giorni interi senza mangiare ne essere cambiato”.

Operatori che si vantavano e ridevano insieme di aver trattato male gli anziani.

“Sono tutti a conoscenza di ciò che avveniva lì dentro, quando ho lasciato il lavoro ho subìto minacce perché non avrei mai dovuto dire niente“.

Uno scenario che ogni giorno si apre a nuovi crimini, un concentrato di atrocità e cattiveria umana che sembrano non finire mai.