Regione Umbria – Pronto soccorso Amelia, l’opposizione: “Evidenti responsabilità della sinistra”

Riceviamo e pubblichiamo – “Il pronto soccorso dell’ospedale di Amelia è stato depotenziato dalla Giunta Marini già nel 2016 e declassato dalla Giunta Proietti che ne ha definito la trasformazione da punto di primo intervento (PPI) a presidio di assistenza territoriale (PAT). Condizione, quest’ultima, che ne determina la perdita di professionalità e servizi al cittadino, con gravi ripercussioni sull’offerta sanitaria territoriale”. Lo affermano i consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti Urbani (Fratelli d’Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica Tesei Presidente), Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Enrico Melasecche Germini (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega Umbria).

“Evidente il tentativo di mistificare la realtà dei fatti da parte della presidente Proietti e di certi assessori che intervengono su aree non di loro competenza. È ora che la sinistra ammetta le proprie responsabilità e riconosca le azioni passate e presenti che hanno condotto al depauperamento dei servizi dell’ospedale ‘Santa Maria dei Laici’ di Amelia e del suo Pronto Soccorso. La chiusura infatti non è imputabile all’ultima amministrazione regionale, bensì è il risultato di un processo avviato già nel 1997, quando Bellini era Sindaco di Amelia e, con apposita delibera (n°194 del 26 Giugno 1997) del Commissario Straordinario Lombardelli, venne sperimentato il Punto di Primo Soccorso (PPS).

Successivamente, nel 2016, la giunta Marini con delibera 212 del 29/02/2016 sulla programmazione ospedaliera poi attuata con delibera, la 1009 del 31/12/2016 del Direttore Generale Imolo Fiaschini, sancì la definitiva trasformazione in Punto di Primo Soccorso (PPS), nell’ambito di un più ampio piano di riorganizzazione sanitaria. Ricordiamo che il PPI è cosa ben diversa dal Pronto Soccorso per funzioni e competenze, così come il PAT (Punto di Assistenza Territoriale) presenta a sua volta caratteristiche specifiche, differenti e ridimensionate.

Invitiamo la presidente Proietti a consultare con cura i documenti citati, così da fornire informazioni corrette e non fuorvianti ai cittadini. Questioni così delicate richiedono sempre la massima trasparenza e responsabilità da parte di chi ha un ruolo pubblico così importante. Il tempo di strumentalizzare la sanità è finito, su questo ha detto bene la Presidente, quindi è ora che capisca che rispetto alla campagna elettorale ciò che ora sceglie e dice ha conseguenze pratiche delle quali dovrà rispondere con sincerità ai cittadini”.