Frosinone – La Uil Flp scrive al governatore Rocca: “Alla Asl cambiati cinque manager in sette anni, la sanità frusinate deve essere salvata”

FROSINONE – Una lettera aperta e accorata, affinché venga presa finalmente piena coscienza delle criticità che impediscono ai professionisti della Asl di Frosinone di lavorare e fornire ai cittadini i servizi necessari alla cura della salute.
E’ quella che la UIL FPL di Frosinone, ha recapitato al Governatore del Lazio Francesco Rocca.
“Con la presente istanza – scrive il sindacato – intendiamo esprimere rammarico e disappunto circa l’angosciante situazione che da tempo sta affliggendo l’Azienda USL di Frosinone, dal momento che da 7 anni a questa parte si sono avvicendati ben 5 manager, in veste di commissari straordinari e direttori generali, ed ognuno di loro ha sempre intravisto ed intrapreso obiettivi diversi senza mai avere l’opportunità di dare continuità a ciò che i predecessori avevano solo abbozzato, visti anche i tempi brevi di permanenza in azienda. Ciò ha impedito sicuramente di portare avanti iniziative anche lodevoli, bloccando e cancellando progetti che avrebbero potuto e dovuto risollevare la sanità ciociara”.
Un tourbillon di cambiamenti ai vertici dell’Azienda Sanitaria Locale che non dà possibilità ai medici di lavorare in serenità: “Essendo la nostra organizzazione la più rappresentativa sul territorio ciociaro, riteniamo doveroso portare a conoscenza di come tutti i medici del luogo, come pure quelli provenienti da altre regioni o altri percorsi lavorativi, sono giunti a Frosinone con l’intento di portare professionalità ed esperienza, mediante conoscenze ed innovazione, allo scopo di far crescere l’Azienda ed offrire ai pazienti della Ciociaria una sanità migliore fatta di qualità ed eccellenze. Purtroppo però, raggiungere i risultati, nonostante il loro impegno nel costruire percorsi e dare risposte, risulta essere estremamente difficile ed arduo, al punto che spesso i pazienti di questa provincia sono costretti, con particolare riferimento a malattie rare, ad emigrare a Roma o in altre regioni”.
Infine l’appello accorato del sindacato al Governatore: “É lapalissiano di come la sanità ciociara non stia attraversando un buon periodo storico, segnalando, altresì, le difficoltà enormi derivanti dal ridotto numero di medici, e nonostante questo l’impegno profuso rimane invariato, sempre pronti a rispondere alle esigenze sanitarie di un territorio enorme con tanti bisogni anche spesso inespressi. Dunque basta con questo inaccettabile girotondo politico, che sta generando solo malcontenti, al punto di non attrarre professionisti a firmare contratti con ASL-FR, oltre ad indurre i volenterosi veterani medici di questo territorio a ricorrere all’istituto della mobilità volontaria presso altre aziende, dal momento che i sistemi adottati non permettono la crescita degli stessi a scapito dei pazienti. Una buona sanità è un diritto di tutti, per questo si chiede a gran voce di mettere tutti gli operatori sanitari nelle giuste condizioni di esercitare”.