Sempre più segnalazioni di una pista ciclabile “scomparsa” giungono da molti punti della città e intanto, si attende ancora l’omologazione
VITERBO – Dopo quasi 900 mila euro spesi per realizzarla, dopo infinite polemiche tra curve a gomito, segmenti spezzati e percorsi che non conducono da nessuna parte… la pista ciclabile di Viterbo sta già scomparendo, senza che nessuno l’abbia quasi mai percorsa.
Dal momento della sua realizzazione era già chiaro come qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Subito trasformata in un “parcheggio rosso”, la ciclabile – realizzata con fondi PNRR – è stata bistrattata in lungo e in largo, anche a causa di una realizzazione che ha lasciato molto a desiderare.
Un percorso quasi impossibile da praticare, a tratti molto pericoloso (come sulla discesa della tangenziale fino alla rotonda di Valle Faul, dove la pendenza è ai limiti del possibile) che non sembra essere stato preferito da quasi nessun viterbese.
Adesso, dopo pochi mesi dalla sua realizzazione, sta già scomparendo. Lo attestano le foto che arrivano in redazione, in particolare – quelle odierne – mostrano come la pista ciclabile intorno all’Università di Santa Maria in Gradi sia quantomai trasparente.
Sorgono dubbi, ora, sull’omologazione che non sembra sia ancora avvenuta. Gli ispettori, trovandola devastata in alcuni punti e scomparsa in altri, potrebbero sollevare più di una questione, mettendo a rischio il finanziamento che era stato erogato per realizzarla. Dubbi, simili, anche per il bike sharing, che non sarebbe mai entrato in funzione nonostante l’installazione delle relative “casette” che avrebbero dovuto ospitare le biciclette (e che, intanto, hanno portato via posti auto preziosi sul territorio comunale).