L’amministrazione Piendibene ha deciso di mettere una sbarra per limitare le soste e sembra che la più felice sia la vice sindaca (chissà perché chissà). L’ira del consigliere metropolitano di Fratelli d’Italia Giancarlo Frascarelli
CIVITAVECCHIA – Mentre la città affonda tra i problemi irrisolti, il sindaco Marco Piendibene e la sua amministrazione sembrano avere una priorità assoluta: mettere le mani nelle tasche dei cittadini, trasformando anche il parcheggio del Tribunale – storico polmone gratuito per residenti, studenti, lavoratori e famiglie – in una nuova miniera d’oro a pagamento.
Non è bastato il malcontento generale che ormai serpeggia ovunque: stavolta l’ennesima provocazione si consuma su Piazzale dei Frati Cappuccini, dove l’amministrazione ha deciso, senza alcun reale confronto con la cittadinanza, di installare una sbarra e imporre la sosta a pagamento. Una scelta folle contro cui già oltre 1.200 cittadini si sono mobilitati, firmando una petizione che chiede semplicemente buon senso: ottimizzare l’uso dell’area senza penalizzare chi ne ha bisogno ogni giorno.
La rabbia è palpabile. I promotori della protesta parlano chiaro: la “brillante” idea di Piendibene colpirà duramente pendolari, studenti, operatori della giustizia, piccoli imprenditori e famiglie. Un parcheggio libero e fondamentale, ridotto a merce da vendere al miglior offerente.
Un insulto alla storia stessa del luogo, utilizzato per anni come punto di aggregazione e servizio pubblico.
E mentre oggi si pensa a mettere sbarre e tariffe, dove era l’amministrazione quando per mesi e mesi l’area veniva occupata abusivamente da mezzi pesanti e camper?
Nessun controllo, nessuna sanzione: solo adesso, quando c’è da far cassa, riscoprono la necessità di “ordine” e “decoro”. Davvero patetico.
La proposta dei cittadini è ragionevole: destinare al massimo un 30% degli stalli a pagamento e lasciare il resto libero. Ma da Palazzo del Pincio arriva una chiusura totale, con una prepotenza amministrativa che grida vendetta.
Anche il consigliere Giancarlo Frascarelli di Fratelli d’Italia ha dovuto sollevare un’interrogazione urgente, per chiedere lumi su una scelta che puzza di improvvisazione e interessi opachi: quali valutazioni economiche sono state fatte?
Quali ricadute per l’unica attività commerciale presente? Come si conciliano sbarra e accessibilità per studenti e lavoratori?
Il sindaco Piendibene, dal canto suo, ha risposto con i soliti slogan vuoti. Ha difeso la decisione parlando di “biglietto da visita della città”, di “ordine”, di “preparazione della futura ZTL”. Ma di concreto? Solo altre spese per i cittadini. La promessa di un “caffè gratuito” o di sconticini per avvocati e dipendenti è una presa in giro, un contentino ridicolo che non cancella l’ennesimo sopruso.
E intanto, in città, in molti sussurrano quello che appare ormai una verità difficilmente contestabile: a beneficiarne, come spesso accade, potrebbero essere alcune attività commerciali legate, guarda caso, a persone molto vicine all’attuale vicesindaca. Coincidenze? Troppo comodo liquidarle così.
Insomma, mentre i problemi veri di Civitavecchia restano irrisolti, l’amministrazione Piendibene sembra specializzarsi in una sola cosa: impoverire i cittadini, moltiplicare disagi e seminare rabbia. E forse – se continueranno su questa strada – anche ad avvicinare il momento della loro definitiva bocciatura alle urne.