Respinto il mandato d’arresto europeo per il politico romeno Ionel Arsene

Nella giornata di ieri si è pronunciata la Corte d’appello di Bari sull’annosa questione

BARI – All’esito dell’udienza del 20 maggio 2025, la Corte d’appello di Bari ha respinto il mandato d’arresto europeo emesso dalla Romania nei confronti del noto uomo politico Ionel Arsene.

Il noto leader socialista, difeso in Italia dall’avv. Mario Antinucci e dall’avv. Alfred Gaito, a conclusione di una lunga e travagliata perizia medico-legale ordinata dalla Corte d’appello, con giudizio univoco di tutti i sanitari, è risultato un paziente in gravi condizioni di salute, “a rischio vita” in caso di consegna allo Stato richiedente.

“La decisione coraggiosa e di chiara impronta garantista della Corte d’appello di Bari” – ha osservato nella nota stampa l’avv. Mario Antinucci di Roma – “consegue all’applicazione dei noti principi della giurisprudenza europea secondo i quali:

Qualora sussistano valide ragioni di ritenere che la consegna di una persona ricercata, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo, rischi di mettere manifestamente in pericolo la sua salute, l’autorità giudiziaria dell’esecuzione può, in via eccezionale, sospendere temporaneamente tale consegna;

Qualora l’autorità giudiziaria dell’esecuzione chiamata a decidere sulla consegna di una persona ricercata, gravemente malata, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo, ritenga che esistano motivi seri e comprovati di ritenere che tale consegna esporrebbe la persona in questione a un rischio reale di riduzione significativa della sua aspettativa di vita o di deterioramento rapido, significativo e irrimediabile del suo stato di salute, essa deve sospendere tale consegna e sollecitare l’autorità giudiziaria emittente a trasmettere qualsiasi informazione relativa alle condizioni nelle quali si prevede di perseguire o di detenere detta persona, nonché alle possibilità di adeguare tali condizioni allo stato di salute della persona stessa al fine di prevenire il concretizzarsi di tale rischio;

Laddove, alla luce delle informazioni fornite dall’autorità giudiziaria emittente nonché di tutte le altre informazioni a disposizione dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione, risulti che tale rischio non può essere escluso entro un termine ragionevole, quest’ultima autorità deve rifiutare di eseguire il mandato d’arresto europeo. Per contro, qualora il rischio suddetto possa essere escluso entro un tale termine ragionevole, deve essere concordata con l’autorità giudiziaria emittente una nuova data di consegna.”

In attesa di definire il prosieguo dell’esecuzione penitenziaria, l’on. Arsene resta in cura in Italia presso la struttura sanitaria di competenza territoriale, quest’ultima giudicata di avanguardia a livello internazionale dagli stessi esperti della commissione peritale della Corte d’appello di Bari.

2025-05-21 06-44

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