Montalto di Castro – “Giunta fatta con assessori in chat”, archiviate le denunce del “Talebano Corniglia”

La sindaca Socciarelli oggi in consiglio: “Valuteremo ogni azione legale per tutelare l’onorabilità della sottoscritta e di tutte le persone coinvolte. La mia famiglia vittima di minacce per il clima creato”

MONTALTO DI CASTRO – Un duro intervento quello della sindaca Emanuela Socciarelli all’apertura del consiglio comunale di questa mattina. La prima cittadina ha infatti dato lettura ufficiale della seconda archiviazione, disposta dalla magistratura, che ha riguardato lei stessa, il segretario comunale e gli assessori indagati a seguito della denuncia presentata dal consigliere del M5S Francesco Corniglia.

Il caso era scoppiato intorno alla celebre “giunta via chat”, che avrebbe visto – secondo l’accusa – la partecipazione non regolare di alcuni membri.

Montalto di Castro – Corniglia (M5S), il ritorno del “talebano della carta bollata”

Ma i fatti, oggi, parlano chiaro: tutte le denunce sono state archiviate, smontando punto per punto l’impianto accusatorio costruito dal consigliere Corniglia che ha ascoltato l’intervento della sindaca Socciarelli a testa bassa e in silenzio. Un’iniziativa giudiziaria che ha destato scalpore, non solo per i contenuti ma anche – e soprattutto – per il comportamento di chi l’ha promossa: Corniglia, fino a pochi mesi prima, era lui stesso assessore in quella giunta, e ha scelto di portare in procura una vicenda interna che lo aveva visto direttamente coinvolto.

Valuteremo ogni azione legale per tutelare l’onorabilità della sottoscritta e di tutte le persone coinvolte – ha dichiarato la sindaca –. Il clima creato da queste accuse infondate ha avuto conseguenze gravissime: la mia famiglia ha ricevuto minacce, e questo è inaccettabile. Chi utilizza la magistratura per finalità politiche deve risponderne davanti alla legge e alla cittadinanza.”

Montalto di Castro – Assessore assente in giunta, indagati anche Corniglia (M5S) e il segretario comunale

L’episodio è diventato simbolo di un uso strumentale della giustizia, dove le denunce sembrano essere usate più come arma politica che come reale ricerca della verità. Il caso ha avuto una vasta eco, anche per l’ambiguità della posizione di Corniglia, che da ex assessore si è trasformato in accusatore dei suoi ex colleghi e della sindaca.

L’amministrazione comunale, nel ribadire piena fiducia nella magistratura, ha sottolineato l’intenzione di porre fine a quella che è stata definita una campagna di delegittimazione politica, orchestrata con denunce poi rivelatesi infondate.

Montalto di Castro – Corniglia (M5S) logorato attacca la sua ex maggioranza: “Più facile fare un papa in Vaticano che un assessore”