Una ventina di missioni ufficiali all’estero, otto delle quali in Ucraina. Viaggi, convegni, incontri istituzionali e tappe internazionali che farebbero invidia a un ministro degli Esteri. Ma lui è “solo” il Difensore civico della Regione Lazio
ROMA – Mentre l’attenzione dei media resta puntata sul discusso viaggio in Giappone – tra i 40 e i 67 partecipanti tra politici e funzionari della Regione Lazio, per una spesa complessiva superiore al milione e mezzo di euro, ora all’esame della Corte dei Conti – rischia di passare inosservato un altro caso emblematico di “mobilità istituzionale”.
A segnalarlo è Etruria News: protagonista, il Difensore civico della Regione Lazio, Marino Fardelli, che tra il 2024 e la prima metà del 2025 avrebbe percorso circa 80mila chilometri in aereo, l’equivalente di due giri del mondo.
Chi è Marino Fardelli
Nato a Cassino nel 1974, Fardelli è cresciuto in una famiglia politicamente attiva, legata all’area andreottiana. Dopo il servizio militare tra Chieti e L’Aquila nel 1995, si laurea in Lettere a Cassino nel 2000 con il voto di 105/110. Inizia l’attività politica nel consiglio comunale della sua città (2006-2013) e, successivamente, viene eletto consigliere regionale del Lazio (2013-2018), prima con le liste promosse da Giulia Bongiorno, poi con il Gruppo Misto e infine nel PD. Alle regionali del 2018, però, non viene rieletto.
Professionalmente, ha lavorato come operaio metalmeccanico, impiegato in Telecom, collaboratore universitario e funzionario per il servizio idrico in ACEA ATO2, ATO5 ed Ercolano. Attualmente, è in aspettativa per ricoprire la carica di Difensore civico del Lazio, incarico assunto nel 2021, con un’indennità di circa 3.000 euro netti mensili. A questa somma si aggiungono i rimborsi per missioni e trasferte, equiparati per legge a quelli dei consiglieri regionali.
Una carriera… ad alta quota
Appassionato viaggiatore già in gioventù – con esperienze di studio a Berlino, Parigi, Malta, Grenoble, Michigan e Polonia – Fardelli ha continuato a coltivare la sua vocazione internazionale anche da Difensore civico. In qualità di coordinatore nazionale dei Difensori civici delle Regioni italiane, carica che ha ricoperto dal 2022 al 2024 e che si è autoproclamato riconfermato per il triennio 2024-2027, ha intensificato i viaggi all’estero.
E qui sorge il primo nodo regolamentare: il regolamento ufficiale del Coordinamento prevede un mandato massimo biennale e l’elezione a scrutinio segreto – e non per acclamazione, come da lui annunciato pubblicamente il 12 settembre 2024. Inoltre, il suo attuale incarico regionale scadrà nell’autunno 2026, rendendo anomala una nomina fino al 2027.
L’incredibile tour istituzionale
Analizzando i suoi canali social, emerge un calendario di viaggi fittissimo. Solo tra gennaio 2024 e giugno 2025, Fardelli ha fatto tappa in almeno 20 località estere, tra cui:
Ucraina (ben 8 volte),
Uzbekistan, Serbia, Francia, Belgio, Austria, Azerbaijan, Angola, Cipro, Portogallo, Albania e Polonia.
Anche escludendo due viaggi dichiarati come familiari (Albania e Polonia), restano una ventina di missioni ufficiali in meno di 18 mesi. E a questi si dovrebbero aggiungere i viaggi sul territorio nazionale, non contabilizzati in questa analisi. Secondo una stima approssimativa, Fardelli avrebbe accumulato oltre 80mila km in volo – senza considerare spostamenti interni – portandolo idealmente a “sfiorare la Luna”.
Chi paga?
È questa la domanda che, inevitabilmente, sorge spontanea. Il Coordinamento dei Difensori civici regionali, da lui presieduto, non è previsto da alcuna legge nazionale, non svolge attività amministrative concrete e si appoggia logisticamente alle Assemblee legislative regionali.
Fardelli, dopo un tentativo fallito di candidatura a Mediatore europeo nel dicembre 2024, è entrato nel Board dell’IOI, la federazione internazionale degli Ombudsman. Ma tutti questi spostamenti – voli, hotel, diarie – sono a carico della Regione Lazio? O di tutte le Regioni? Oppure, almeno in parte, sono autofinanziati?
Conclusione
In attesa che vengano chiariti i dettagli economici di questo “gran tour istituzionale”, resta un dato incontrovertibile: il Difensore civico del Lazio viaggia molto più di quanto il ruolo richiederebbe. E lo fa a spese, molto probabilmente, dei contribuenti. In tempi in cui si chiede trasparenza e sobrietà alla politica, la parabola internazionale del “Marco Polo della Pisana” merita almeno una risposta pubblica. E un controllo accurato da parte degli organi competenti.