Viterbo – Altro scontro tra amministrazione e commercianti: “La sindaca non ascolta, l’ora di parcheggio gratis così non funzionerà”

Nel frattempo si prospettano nuove chiusure tra cui un negozio di abbigliamento, una pizzeria e un negozio di bigiotteria: “Affitti troppo alti, zero turisti e politiche poco efficaci”

VITERBO –  La tensione tra amministrazione comunale e commercianti del centro storico non accenna a placarsi sulla questione dell’ora gratuita di parcheggio, concessa solo a chi effettua acquisti.

Un incontro recente, a tratti acceso, ha messo nuovamente in luce il malcontento degli operatori, che considerano il provvedimento inutile e potenzialmente controproducente. “Non serve e rischia di produrre pochi effetti reali”, ribadiscono, sottolineando come la misura finisca per trasformarsi in un incentivo al consumo “con logiche da supermercato”, lontano dall’obiettivo originario di riportare persone a vivere il cuore della città.

La giunta Frontini ha stanziato 80mila euro per finanziare il provvedimento, ma l’idea iniziale, condivisa dagli stessi commercianti, era ben diversa: introdurre la prima ora gratuita di parcheggio per tutti, senza condizioni o vincoli di acquisto. “L’obiettivo era riconnettere le persone al centro storico, soprattutto chi da tempo non lo frequenta più – spiegano –. Invece l’obbligo di presentare uno scontrino per ottenere il ticket valido snatura completamente quello spirito, creando una misura escludente, complicata da applicare e poco efficace nel rilanciare davvero la città”.

Il malcontento nasce da dati preoccupanti: una petizione online segnala un calo medio del 24% del fatturato rispetto al 2020, con punte del 35% per abbigliamento e artigianato, mentre l’86% dei commercianti lamenta la fuga di clientela a causa delle difficoltà di sosta e del timore di multe. Anche tra i turisti le ricadute sono minime: nel 2024 solo il 18% ha effettuato acquisti in città, nonostante il numero di visitatori sia cresciuto. “Il centro storico ha bisogno di presenze quotidiane, non di promozioni legate allo scontrino – protestano –. Così si discrimina tra clienti di serie A e di serie B, si mette in cattiva luce tutta la categoria e non si manda il segnale di apertura e accoglienza di cui c’è davvero bisogno”.

Fratelli d’Italia ha presentato un ordine del giorno per estendere la misura a un’ora e mezza gratuita per tutti, senza obblighi di spesa, ma la sindaca Chiara Frontini, pur ascoltando le istanze degli operatori, si è detta convinta della bontà del provvedimento così come approvato, ribadendo la necessità di sperimentarlo prima di eventuali modifiche. I commercianti, poi intervistati dalla nostra testata, hanno però sottolineato come, purtroppo, la prima cittadina non sembri mai voler ascoltare davvero i problemi della città, in particolare quelli che riguardano la categoria. “Ci sentiamo ignorati, le nostre richieste cadono nel vuoto e intanto la situazione peggiora di mese in mese”, lamentano.

Nel frattempo, continuano a prospettarsi nuove chiusure su Corso Italia e nelle zone limitrofe: una pizzeria storica è pronta ad abbassare le serrande, insieme a un negozio di abbigliamento aperto da anni e a una storica attività di bigiotteria. Le motivazioni, denunciano gli esercenti, sono sempre le stesse: “Affitti molto alti, pochissimi turisti e politiche dell’amministrazione non efficaci”.

A tutto questo si aggiungono le perplessità sulla gestione concreta della misura del parcheggio gratuito, che consisterà nella distribuzione di ticket da parte degli stessi commercianti ai clienti: “C’è il rischio – temono quasi tutti gli operatori presenti all’incontro di Palazzo dei Priori – che se questa misura non dovesse funzionare, la responsabilità ricada tutta su di noi, come se fossimo incapaci di ‘gestire’ la situazione. Sarebbe l’ennesima beffa dopo anni di promesse non mantenute”.

La partita resta aperta mentre l’amministrazione mantiene la linea della sperimentazione. Intanto il cuore commerciale di Viterbo continua a svuotarsi e la distanza tra le promesse di rilancio e la realtà delle saracinesche abbassate sembra ogni giorno più difficile da colmare.