Il Cardinale Newman proclamato Dottore della Chiesa: il filo invisibile della Provvidenza passa da Viterbo

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo dalla consigliera Luisa Ciambella – In una giornata destinata a segnare una nuova pagina nella storia spirituale della Chiesa, Sua Santità Papa Leone XVI ha annunciato, durante l’assemblea plenaria dei vescovi e dei cardinali del Dicastero delle Cause dei Santi, la proclamazione di San John Henry Newman come Dottore della Chiesa. Una decisione che riconosce il valore teologico, spirituale e culturale del pensiero e dell’opera del porporato inglese, punto di riferimento del cattolicesimo moderno.

Ma dietro questa grande figura si cela una storia di fede e tenacia, che parte da Viterbo, e più precisamente l’eremo della Palanzana. È da lì che partì l’onda lunga della fede del Beato Domenico Barberi, conosciuto affettuosamente come “Meco della Palanzana”, il passionista viterbese che con la sua testimonianza di vita semplice, coerente e profondamente cristiana, contribuì in modo determinante alla conversione al cattolicesimo dell’allora anglicano Newman.

Una coincidenza che oggi continua a rappresentare la sua testimonianza: l’umile frate italiano, beatificato da Papa Paolo VI nel 1963, è colui che accolse e battezzò Newman, aprendo un cammino che ha portato quest’ultimo all’onore degli altari e ora al prestigioso riconoscimento di Dottore della Chiesa. Un legame spirituale che intreccia le vicende di due figure lontane per geografia ma vicinissime per fede e missione.

A raccontare con passione e precisione questo incontro provvidenziale è stata anche Luisa Ciambella, autrice del libro “I testimoni della normalità – La normalità come testimonianza”, in cui viene ricostruita la vicenda umana e religiosa del Beato Barberi. Un’opera che restituisce voce a quella “normalità” cristiana fatta di coerenza, sacrificio e dedizione, e che oggi risplende nel riconoscimento della santità e della dottrina del Cardinale Newman.

«Le strade del Signore sono misteriose e meravigliose – ha commentato Ciambella – e oggi possiamo affermare con gratitudine che un pezzo di Viterbo, attraverso l’umiltà del Beato Barberi, ha contribuito alla grandezza spirituale di Newman. È un motivo di gioia e di responsabilità per la nostra terra».

Un evento che richiama l’attenzione non solo della Chiesa universale, ma anche delle comunità locali, chiamate a riscoprire la forza trasformativa di una fede autentica e vissuta nella quotidianità.

In un’epoca segnata da incertezze e smarrimenti, la proclamazione del Cardinale Newman a Dottore della Chiesa, nel segno dell’eredità lasciata da un semplice frate della Tuscia, ci ricorda che la santità e il genio spirituale fioriscono spesso grazie alla testimonianza silenziosa di chi, come Domenico Barberi, ha saputo vivere con radicalità e amore il Vangelo.

Luisa Ciambella

Resp. Mov. Civico Rocca Presidente – Per il Bene Comune

Pres. Per il Bene Comune – Viterbo